Si è spenta a 79 anni l’attrice che ha rivoluzionato l’immagine femminile nel cinema americano. Ironica, anticonformista e romantica, Diane Keaton ha incarnato la forza della fragilità e la grazia della libertà.

LOS ANGELES – Con Diane Keaton se ne va non solo una delle attrici più amate del cinema americano, ma anche un simbolo di indipendenza e intelligenza femminile. Il suo sorriso ironico, la voce inconfondibile e lo stile unico hanno attraversato oltre cinque decenni di storia, trasformandola in un’icona capace di ispirare intere generazioni di donne.

Nata nel 1946 da una fotografa e da un ingegnere cattolico, Diane Hall – questo il suo vero nome – crebbe a Los Angeles tra fede, sogni e ribellione. Scelse il cognome Keaton per evitare omonimie e si formò al metodo Meisner, diventando presto una presenza brillante nei teatri newyorkesi. Il suo talento, autentico e naturale, colpì Francis Ford Coppola, che la volle nel ruolo di Kay Adams ne Il Padrino (1972), accanto a Al Pacino. Da lì iniziò una carriera luminosa, costellata da film entrati nella storia.

Nel 1977 arrivò l’apice con Io e Annie di Woody Allen, dove Keaton interpretò una donna libera, ironica, vulnerabile e forte allo stesso tempo. Vinse l’Oscar come miglior attrice protagonista e divenne la musa di una generazione che si riconosceva nella sua normalità elegante e disarmante. “Ho sempre avuto bisogno di studiare”, diceva, “mi vedo come un’eterna scolara, sempre pronta a imparare”.

Dagli anni ’80 in poi, Keaton scelse ruoli che riflettevano la sua ricerca di autenticità e autonomia. Da Reds a La stanza di Marvin, da Tutto può accadere fino ai successi più recenti, ha incarnato la donna moderna con ironia e determinazione. I suoi look, ispirati agli anni ’30, i cappelli oversize, i pantaloni maschili e l’eleganza androgina sono diventati un linguaggio di libertà e autoaffermazione.

Diane Keaton è stata una donna che non ha mai smesso di cercare se stessa, restando fedele alla sua autenticità. Lontana dai cliché di Hollywood, viveva la fama come un esercizio di leggerezza. “La vita è un’esperienza di curiosità, non di conquista”, amava ripetere. E proprio questa curiosità l’ha resa eterna, capace di trasformare ogni fragilità in una forma di forza interiore.

In un’America spesso divisa tra conformismo e ribellione, Diane Keaton ha rappresentato il volto libero, ironico e romantico di una generazione che credeva nella cultura e nei sentimenti. Il suo lascito va oltre il cinema: è un invito a essere autentici, a non rinunciare mai alla propria unicità.

Oggi Hollywood la saluta come una donna che ha saputo sfidare il tempo, gli stereotipi e se stessa. E, come nei suoi film, ci lascia con un sorriso lieve e una lezione di coraggio: la vera eleganza è essere liberi.