«L’intelligenza artificiale è la nuova frontiera della pedofilia, riesce a denudare studentesse e minori». È l’allarme lanciato dall’associazione Meter di don Fortunato Di Noto che, nei giorni di apertura delle scuole, ha scoperto su Telegram due gruppi in cui circolavano centoventicinque immagini di studentesse manipolate. Si tratta del cosiddetto fenomeno deepnude, ovvero foto e video realizzati con l’intelligenza artificiale sostituendo il volto di una persona reale con quello di un’altra.
Un meccanismo sempre più diffuso e pericoloso, condannato dal sacerdote siciliano che da oltre trent’anni, con Meter, porta avanti la battaglia contro pedofilia e pedopornografia online. «Nella settimana di avvio dell’anno scolastico – ha spiegato Di Noto – l’osservatorio mondiale di Meter ha monitorato e segnalato due gruppi Telegram nei quali circolavano immagini di adolescenti fotografate a scuola e manipolate digitalmente per poi essere diffuse in gruppi pedopornografici».
Una frontiera inquietante della pedocriminalità digitale che, secondo il fondatore di Meter, non può essere sottovalutata: «Non siamo più solo davanti a scambi di materiale illegale, ma alla creazione di contenuti falsi, generati e modificati dall’intelligenza artificiale, che ledono in modo irreparabile la dignità dei minori».
Le studentesse coinvolte, spesso inconsapevoli, si ritrovano vittime di una violenza subdola che trasforma scatti innocenti in immagini pedopornografiche. «Il danno – ha ribadito Di Noto – non è teorico ma reale e devastante: si tratta di pornografia minorile». Da qui l’appello forte del sacerdote: «Occorre individuare subito artefici e vittime e intervenire concretamente».