foto archivio
La Polizia ha eseguito un provvedimento di sospensione dall’attività per un anno nei confronti di un medico di 63 anni indagato per violenza sessuale. La misura interdittiva è stata disposta dal gip del Tribunale di Catania. Secondo l’accusa, l’uomo – all’epoca primario all’ospedale di Paternò – avrebbe tenuto, tra il 2018 e il 2024, comportamenti di natura sessuale ai danni di personale femminile della struttura. Gli investigatori ipotizzano che gli atteggiamenti contestati fossero finalizzati a ottenere prestazioni sessuali, sfruttando il rapporto di subordinazione lavorativa.
Dalle indagini, condotte attraverso intercettazioni, dichiarazioni e videoriprese, emergerebbero diversi episodi, ma il gip ha ritenuto sussistenti gravi indizi solo in relazione a un caso, che riguarda una collega medico chirurgo. L’indagato, approfittando – secondo l’ipotesi accusatoria – della condizione di soggezione della donna, l’avrebbe costretta a subire palpeggiamenti e avances a sfondo sessuale anche durante i turni di servizio e le visite ai pazienti. Il gip ha ravvisato la sussistenza di gravi indizi di reità limitatamente a questa ipotesi, evidenziando come i comportamenti attribuiti al professionista si sarebbero verificati in più occasioni all’interno del nosocomio, con modalità tali da rendere difficile per la vittima sottrarsi o manifestare il proprio dissenso.