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Sanità siciliana, nuove misure contro le liste d’attesa. Firrarello: «Sto bene, grazie ai medici»

Stop alle lunghe liste d’attesa per i casi urgenti. È questo il cuore della nuova direttiva dell’assessora regionale alla Salute, Daniela Faraoni, che introduce percorsi preferenziali per i pazienti con prescrizioni di urgenza: chi necessita di visite o esami non potrà più finire nei tempi ordinari di prenotazione, ma dovrà essere assistito entro due giorni in strutture pubbliche. La misura punta a smaltire oltre 210 mila prestazioni già prenotate, tra esami diagnostici, interventi ambulatoriali e ricoveri programmati. Per farlo, l’Asp ha stanziato circa 100 milioni di euro destinati a medici e infermieri impegnati in attività aggiuntive. «Un’urgenza non può attendere mesi – ha dichiarato Faraoni – per questo vogliamo garantire percorsi rapidi e concreti».

Il provvedimento arriva mentre i sindacati chiedono più dialogo sulla riorganizzazione della rete ospedaliera, ma l’assessora ribadisce la disponibilità al confronto, ricordando gli incontri già avviati e la volontà di raccogliere osservazioni e proposte. In questo contesto si inserisce anche la testimonianza del sindaco di Bronte, Pino Firrarello, che ha voluto rassicurare i cittadini dopo un nuovo ricovero per una polmonite: «Grazie per le vostre migliaia di chiamate, sto bene! Ringrazio, ancora una volta, il personale sanitario dell’Ospedale di Bronte per la passione, la professionalità e l’amore per il prossimo».

Un messaggio che, al di là del caso personale, diventa un riconoscimento alla sanità siciliana. Malgrado le difficoltà strutturali e organizzative, infatti, il sistema regge grazie alla dedizione di medici e infermieri. Una conferma che accompagna l’impegno delle istituzioni a ridurre le attese e migliorare la qualità dei servizi.

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Redazione