In Sicilia

Porti di Palermo e Termini Imerese, accordo sul rizzaggio: decisiva la mediazione di Annalisa Tardino

PALERMO – È stato raggiunto un accordo tra Portitalia e Grandi Navi Veloci che restituisce serenità ai porti di Palermo e Termini Imerese, dopo mesi di tensioni che avevano messo a rischio la sicurezza delle operazioni e i livelli occupazionali. Un’intesa resa possibile grazie al ruolo determinante della neo commissaria dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale, Annalisa Tardino, che ha riportato al tavolo le parti evitando lo sciopero già proclamato dai sindacati.

La vertenza era nata dalla gestione del rizzaggio dei mezzi a bordo delle navi GNV. I sindacati Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti avevano denunciato pratiche pericolose, come l’uso di sole tre catene per fissare i trailer, in contrasto con le normative internazionali e con le buone prassi portuali. Una logica di risparmio, hanno sottolineato, che stava abbassando gli standard di sicurezza e scaricava un carico insostenibile sui 150 lavoratori di Portitalia, lasciando invece inattivi gli 82 portuali della CLP Sicilia Occidentale ex art. 17, con conseguente aumento delle indennità di mancato avviamento.

La protesta aveva già portato alla proclamazione dello stato di agitazione e alla minaccia di tre giorni di sciopero a ottobre. In questo clima incandescente, l’intervento di Tardino è stato decisivo: «Grazie alla sua mediazione – sottolineano i sindacati – si è riaperto un dialogo che sembrava impossibile, consentendo di ripristinare corrette condizioni operative e di garantire l’occupazione di circa 230 lavoratori nei due scali». Il nuovo accordo assicura il ritorno a procedure di rizzaggio conformi alle regole, riconoscendo la centralità del lavoro portuale qualificato e la necessità di tutelare prima di tutto la sicurezza di navi, merci e persone. Per le organizzazioni sindacali, «non si tratta di un’attività accessoria, ma di una funzione imprescindibile che richiede competenze e rispetto delle regole».

L’intesa, che ha valore transitorio, sarà seguita da ulteriori incontri nel 2026 per giungere a una definizione strutturale e duratura dei rapporti tra le aziende coinvolte. Intanto, il risultato ottenuto scongiura l’interruzione del servizio e restituisce equilibrio a un settore nevralgico per l’economia siciliana. «Vigileremo – concludono Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti – affinché i porti di Palermo e Termini Imerese restino presidi di sicurezza e lavoro stabile».

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Redazione