Assegno Unico (cataniaoggi.it-pexels)
Assegno unico universale 2026, in arrivo un aumento dell’1,7% per famiglie per proteggere il potere d’acquisto
Dal primo gennaio 2026 l’Assegno Unico Universale subirà una rivalutazione dell’1,7%, calcolata dall’ISTAT sulla base dell’andamento del costo della vita. L’incremento interesserà non solo gli importi mensili spettanti a ciascun figlio, ma anche le soglie ISEE che determinano l’accesso alle varie fasce di beneficio, garantendo un sostegno economico più consistente per le famiglie rispetto al 2025.
L’INPS provvederà all’adeguamento automatico degli importi seguendo l’indice di rivalutazione, un meccanismo pensato per proteggere il potere d’acquisto delle famiglie e compensare l’erosione causata dall’inflazione. In questo modo, il valore reale del beneficio non verrà compromesso e le famiglie potranno contare su una cifra aggiornata in base al reddito e alle necessità del nucleo familiare.
Per le famiglie con ISEE fino a 17.520,19 euro, l’importo base dell’assegno raggiungerà 204,40 euro mensili per ciascun figlio, rispetto ai 201 euro del 2025. Quindi per una famiglia con tre figli, sarà calcolato un incremnto di circa 600 euro. Chi ha un ISEE di circa 21.800 euro riceverà 182,80 euro al mese, mentre nella fascia di 26.200 euro l’importo si attesterà a 160,60 euro. Anche chi supera queste soglie vedrà crescere l’assegno, seppur in misura più contenuta, con un importo minimo che passerà da 57,50 a 58,50 euro per le famiglie con redditi più elevati.
L’adeguamento del 2026 riguarderà anche le maggiorazioni per situazioni di particolare fragilità o complessità. Figli con disabilità, madri giovani e famiglie numerose riceveranno incrementi mirati. I figli minori di 21 anni con disabilità non autosufficienti vedranno la maggiorazione salire a 122,70 euro, mentre quella per disabilità grave raggiungerà 111 euro e per disabilità di grado medio 99,40 euro.
Le madri con età inferiore ai 21 anni beneficeranno di una maggiorazione di 23,40 euro mensili. Le famiglie numerose riceveranno un incremento per ogni figlio successivo al secondo, con la quota più alta pari a 99,40 euro per la fascia ISEE più bassa e 17,50 euro per quella più alta. Anche il bonus per nuclei con due percettori di reddito salirà a 35 euro per la prima fascia, incentivando l’occupazione di entrambi i genitori.
Nonostante la rivalutazione sia ufficiale dal primo gennaio, le famiglie dovranno attendere qualche settimana per vedere gli accrediti sui conti correnti. I pagamenti maggiorati partiranno da febbraio 2026, mentre gli adeguamenti relativi a gennaio saranno corrisposti a partire da marzo, in modo da garantire il recupero automatico degli arretrati e assicurare che nessuna famiglia perda il diritto al beneficio spettante.
Per ricevere correttamente i nuovi importi aggiornati, sarà fondamentale presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica 2026, necessaria per calcolare l’ISEE. Chi non aggiornerà il proprio profilo riceverà solo l’importo minimo previsto dalla normativa fino alla trasmissione della nuova DSU, perdendo temporaneamente eventuali maggiorazioni spettanti in base al reddito effettivo.
Le famiglie che già beneficiano dell’Assegno Unico non dovranno presentare una nuova domanda: il rinnovo automatico del beneficio semplifica le procedure. Trasmettendo la DSU entro il 30 giugno 2026, si avrà diritto a ricevere gli arretrati accumulati nei mesi precedenti, garantendo il recupero della differenza tra l’importo minimo inizialmente erogato e quello effettivamente spettante secondo l’ISEE aggiornato. Chi presenterà la DSU dopo tale data riceverà l’adeguamento solo dalle mensilità successive, senza recuperare gli arretrati.