Cultura e Spettacolo

L’Etna Bianco Arrigo di Cusumano è il miglior vino d’Italia

L’Etna Bianco DOC “Arrigo” 2022 di Cusumano conquista il titolo di Miglior vino bianco d’Italia. Un trionfo siciliano premiato da “Le Guide de L’Espresso 2026” con il punteggio massimo: 110 cum laude.

Catania. Dalle pendici dell’Etna al vertice dell’enologia italiana. L’Etna Bianco DOC Alta Mora “Arrigo” 2022 di Cusumano è stato premiato come “Miglior vino bianco d’Italia” da Le Guide de L’Espresso 2026, giunta alla 46ª edizione. Con un punteggio di 110 cum laude – il massimo possibile – la cantina siciliana entra nel ristretto gruppo delle sette eccellenze nazionali insignite del riconoscimento assoluto.

Accanto al nome di Cusumano, nella lista dei migliori, figurano etichette come Castello di Ama (Toscana), Elvio Cogno (Piemonte), Ferrari Trento (Trentino Alto Adige), Giovanni Rosso (Piemonte), Podere Forte e Tenuta Sette Ponti (Toscana). Ma è la Sicilia, ancora una volta, a regalare l’emozione del primato, con un vino che nasce sul versante nord dell’Etna e racconta la purezza del territorio vulcanico.

«Un vino frutto delle migliori uve di Carricante coltivate nella contrada Arrigo, da cui prende il nome – spiega Diego Cusumano, vignaiolo e titolare con il fratello Alberto –. La freschezza dei terreni consente la piena maturazione del Carricante senza snaturarne i profumi, esaltando il carattere e la complessità di un vitigno autoctono unico».

Il critico enologico Luca Gardini, campione del mondo dei sommelier e curatore de “La Guida ai 1000 Vini d’Italia de L’Espresso”, ha descritto l’Etna Bianco Arrigo come «un Carricante di bassa montagna capace di dialogare con il tempo, restituendo una bellezza disarmante». Per questo gli ha assegnato il massimo punteggio, riservato alle etichette che rappresentano l’apice della produzione vitivinicola italiana.

Prodotto in sole 3.899 bottiglie, l’“Arrigo” nasce a 610 metri d’altitudine, in un suolo antico e ricco di sostanza organica, composto da sabbie vulcaniche e pietre laviche risalenti a una colata del 1180. Un microclima unico, sospeso tra l’aria di montagna dell’Etna e la brezza del mare di Taormina, che favorisce una maturazione lenta e armoniosa, preservando freschezza, mineralità e sapidità.

L’affinamento avviene nella cantina ipogea Alta Mora, un capolavoro di architettura contemporanea vulcanica, progettata per sfruttare la termoregolazione naturale della roccia lavica e garantire condizioni ideali di luce e temperatura.

«La contrada Arrigo è un luogo senza eguali in Italia e nel mondo – sottolinea ancora Diego Cusumano –. L’Alta Mora Etna Bianco DOC Arrigo 2022 esprime questa identità irripetibile fatta di contrasti e armonia. Dedichiamo a ogni nostra etichetta cinquemila ore di lavoro, dalla cura delle piante alla selezione dei grappoli, fino alla vinificazione e all’affinamento. È il tempo necessario per garantire che ogni acino arrivi integro, portando con sé l’anima del nostro territorio».

Un premio che consacra ancora una volta l’Etna come uno dei terroir più straordinari d’Italia, e la Sicilia come laboratorio naturale dove tradizione e innovazione si fondono nel segno della bellezza e della qualità.

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Redazione