
È morta Ornella Vanoni, icona assoluta della musica italiana: una carriera lunga settant’anni tra teatro, canzone d’autore, bossa nova e collaborazioni internazionali.
Si è spenta a 91 anni Ornella Vanoni, una delle artiste più autorevoli e riconoscibili della musica italiana. La notizia è stata diffusa attraverso i canali ufficiali del programma «Che tempo che fa», dove la cantante è stata spesso ospite: «Grazie per tutto quello che ci hai regalato Ornella, lo terremo sempre nel nostro cuore», si legge nel messaggio pubblicato su X.
Nata a Milano, Vanoni ha attraversato settant’anni di carriera con uno stile inconfondibile, elegante e sofisticato. Dopo gli studi al Piccolo Teatro, dove diventa allieva prediletta e compagna di Giorgio Strehler, debutta nel 1956 in «Sei personaggi in cerca d’autore». L’anno successivo arriva il primo passo nel mondo della musica con le celebri “canzoni della mala”, ballate che raccontano un’umanità di confine tra poliziotti, ladri e passioni disperate.
Negli anni, Ornella Vanoni costruisce una carriera multiforme: attraversa la canzone d’autore, interpreta la bossa nova con Toquinho e Vinicius de Moraes nell’album storico «La voglia, la pazzia, l’incoscienza, l’allegria», si avvicina al jazz collaborando con George Benson, Michael Brecker e Randy Brecker, e pubblica 112 lavori tra album, EP e raccolte, vendendo oltre 55 milioni di dischi. Scrivono per lei autori come Dario Fo, Paolo Conte, Fabrizio De André, Ivano Fossati, Lucio Dalla, Mogol, Renato Zero e Riccardo Cocciante.
Il 1960 segna l’incontro con Gino Paoli, da cui nasce una storia d’amore intensa e tormentata, tradotta in pagine indimenticabili della musica italiana come «Senza fine». Nei decenni arrivano otto partecipazioni al Festival di Sanremo e successi che attraversano generazioni: «Una ragione di più», «L’appuntamento», «Domani è un altro giorno» e «Più».
Parallelamente prosegue il suo rapporto con il teatro e approda in televisione, diventando volto noto e presenza fissa in programmi che hanno segnato un’epoca, da «Studio Uno» a «Senza rete», da «Serata d’onore» a «Risatissima». È giudice in «Star Academy» e «Amici Celebrities», mentre al cinema partecipa a film dal 1961 al 2021, fino a un cameo nella fiction Rai «La Compagnia del Cigno».
Nel suo lungo percorso artistico riceve numerosi riconoscimenti, tra cui tre premi del Club Tenco e due Premi Lunezia, conferma di un talento che ha saputo rinnovarsi e attraversare epoche diverse restando sempre fedele alla propria identità.