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Catania, sequestrati oltre mille fuochi d’artificio illegali

Oltre mille articoli pirotecnici, inclusi manufatti artigianali esplodenti, sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza nel Catanese.

Prosegue l’azione di controllo economico del territorio messa in campo dalla Guardia di Finanza di Catania per contrastare il commercio illegale di fuochi d’artificio. Nell’ambito delle attività ispettive sono stati sequestrati più di 1.000 articoli pirotecnici, tra cui anche manufatti esplodenti di produzione artigianale, potenzialmente pericolosi per la sicurezza pubblica.

I sequestri sono stati effettuati al termine di due distinti interventi. Il primo è stato condotto dai militari della Compagnia di Paternò all’interno di un esercizio commerciale gestito da cittadini di origine cinese, dove è stato rinvenuto materiale pirotecnico detenuto e destinato alla vendita in assenza delle prescritte autorizzazioni.

Il secondo intervento è stato eseguito dai finanzieri della Compagnia Pronto Impiego nei confronti di una bancarella abusiva che esponeva, lungo alcune vie della città di Catania, i cosiddetti “botti di Capodanno”, pronti per essere immessi sul mercato in modo illecito.

Tutti gli articoli rinvenuti, compresi quelli realizzati artigianalmente, sono stati sottoposti a sequestro penale e successivamente messi in sicurezza. Due soggetti sono stati deferiti in stato di libertà alla Procura della Repubblica per le ipotesi di commercio abusivo, produzione di sostanze esplodenti e vendita senza licenza di fuochi d’artificio.

Le attività rientrano nel più ampio dispositivo di prevenzione attivato dalla Guardia di Finanza per tutelare l’incolumità dei cittadini, soprattutto in prossimità delle festività, periodo in cui aumenta il rischio legato alla diffusione di materiale pirotecnico non conforme alle norme di sicurezza.

Le indagini sono state eseguite dalla polizia giudiziaria. Le persone coinvolte sono da considerarsi innocenti fino a sentenza definitiva di condanna, nel pieno rispetto del principio di presunzione di innocenza. Chiunque voglia esercitare il diritto di replica può farlo nei modi e nei termini previsti dalla legge.

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Redazione