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Catania, rimpasto di giunta fermo: scontro tra partiti e pressing sulle nomine

Nonostante le attese di luglio, il rimpasto della giunta Trantino resta fermo. A inizio mese, in un’intervista a La Sicilia, il sindaco aveva confermato che la questione fosse sul tavolo, ma a metà agosto la situazione è immutata. In Fratelli d’Italia, partito di riferimento del primo cittadino, persistono malumori: le varie correnti interne reclamano spazio e la regia politica è affidata al commissario Luca Sbardella. Due assessori restano saldamente al loro posto: il vicesindaco Paolo La Greca, scelto personalmente dal sindaco, e Sergio Parisi ai Lavori pubblici, apprezzato per competenza e gestione dei fondi comunitari. Vacante la casella lasciata da Alessandro Porto, in quota Movimento per l’Autonomia, passato all’Ars al posto di Giuseppe Castiglione, sospeso dopo l’inchiesta “Mercurio”. Le deleghe a Protezione civile e Polizia municipale sono ancora senza titolare.

La lista di aspiranti è lunga. Nell’area Pogliese di FdI spiccano il consigliere comunale Andrea Barresi e l’ex consigliere Luca Sangiorgio, che rivendica un posto dalla tornata 2023. C’è poi Daniele Bottino, vicino all’eurodeputato Ruggero Razza. Negli ultimi giorni si è fatta sentire anche Forza Italia. Il vicepresidente vicario del Consiglio comunale, Riccardo Pellegrino, ha lamentato la sottorappresentanza del partito, chiedendo un terzo assessore. Il capogruppo Pier Maria Capuana ha confermato la linea: «Se il sindaco non risponderà, sarà la segreteria regionale a trovare le giuste compensazioni». Secondo indiscrezioni, queste potrebbero riguardare incarichi nell’ex Provincia.

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Redazione