Università Catania
Un traguardo importante per l’Ateneo catanese e per l’intero sistema sanitario siciliano. Con il recente decreto del Ministero dell’Università e della Ricerca, l’Università di Catania consolida e rafforza la propria offerta formativa in campo medico e sanitario, portando a 34 le Scuole di Specializzazione accreditate per l’anno accademico 2024/2025.
Un risultato che conferma il ruolo strategico dell’Ateneo come polo formativo d’eccellenza nel Mezzogiorno. Le borse di studio attribuite complessivamente sono 374, di cui 345 finanziate dal Mur e 29 aggiuntive dalla Regione Siciliana, a testimonianza di una sinergia istituzionale che punta ad ampliare le opportunità per i giovani medici.
Tra le novità più rilevanti figura l’attivazione della Scuola di Chirurgia maxillo-facciale, che si aggiunge a un ventaglio già ampio di percorsi, coprendo le principali aree della pratica clinica e della ricerca sanitaria. Le altre 33 Scuole erano già attive e accreditate, spaziando da discipline centrali come Endocrinologia, Malattie Infettive, Medicina Interna e Pediatria, fino a settori specialistici quali Neurochirurgia, Urologia, Oncologia Medica, Anestesia e Rianimazione, Dermatologia, Medicina del Lavoro, Geriatria, Chirurgia Generale e molte altre.
«La notizia dell’accreditamento delle 34 Scuole di Specializzazione – ha sottolineato il rettore Enrico Foti – è senza dubbio un traguardo di grande rilievo per il nostro Ateneo, frutto di un lavoro corale che coinvolge docenti, personale sanitario e amministrativo. È un riconoscimento della qualità della nostra offerta didattica e delle competenze cliniche sviluppate nei nostri reparti ospedalieri e nei laboratori di ricerca». Un lavoro che non si limita alla dimensione accademica, ma che si riflette concretamente sul territorio. «La possibilità di contare su 374 borse di studio – ha aggiunto il rettore – offre ai giovani medici una prospettiva chiara di crescita professionale, legata a un contesto che ha bisogno di nuove energie per rafforzare la rete dei servizi sanitari».
Il nuovo delegato del rettore alle Scuole di Specializzazione, il prof. Fabio Galvano, ha messo in evidenza come il riconoscimento rappresenti «una tappa di consolidamento e insieme un ampliamento della nostra offerta formativa, che risponde a esigenze reali del sistema sanitario regionale e nazionale, contribuendo a formare professionisti altamente qualificati».
La centralità delle Scuole di Specializzazione è data anche dal loro ruolo strategico nella formazione di medici pronti ad affrontare le sfide della sanità contemporanea, tra nuove tecnologie, medicina personalizzata e necessità di garantire una copertura sanitaria capillare. L’Università di Catania, con questo nuovo accreditamento, si pone tra i principali poli formativi del Sud Italia, confermando la propria capacità di attrarre talenti e di collaborare con le istituzioni regionali e nazionali per costruire percorsi di qualità. Un investimento in capitale umano che guarda al futuro del sistema sanitario siciliano e nazionale, con l’obiettivo di garantire cure sempre più efficaci e di sostenere il rinnovamento generazionale della professione medica.