
Bonus pensionati (Fonte: ANSA Foto) - www.cataniaoggi.it
Secondo la Cgia di Mestre, in Sicilia i pensionati superano ormai i lavoratori attivi: solo Ragusa si salva dal saldo negativo.
PALERMO – La Sicilia scivola sempre più in fondo alla classifica nazionale per equilibrio tra occupati e pensionati. Secondo l’ultimo rapporto della Cgia di Mestre, aggiornato a fine 2024, nell’Isola si contano un milione e 657.884 pensionati contro un milione e 475.490 occupati: un saldo negativo di oltre 182 mila unità. Il dato colloca la Sicilia tra le undici regioni italiane in cui i pensionati superano i lavoratori attivi, insieme a gran parte del Sud.
In particolare, la situazione appare più critica a Messina e Palermo, dove lo squilibrio demografico ed economico è più marcato, mentre Ragusa è l’unica provincia che registra un saldo positivo con 20.333 lavoratori in più rispetto ai pensionati. A soffrire di più sono le aree interne, dove la carenza di personale, l’invecchiamento della popolazione e la fuga dei giovani aggravano il divario.
Il coordinatore dell’Ufficio studi dell’associazione, Paolo Zabeo, sottolinea che le dinamiche demografiche e le pensioni di invalidità pesano fortemente sul bilancio sociale della regione. Nei prossimi anni, secondo le proiezioni, la situazione è destinata a peggiorare: entro il 2029, circa 174 mila persone lasceranno il lavoro, a fronte di soli 74 mila nuovi ingressi nel mercato occupazionale.
La Cgia avverte che questo squilibrio rischia di compromettere la stabilità economica e sociale dell’isola, già segnata da un tasso di occupazione femminile e giovanile tra i più bassi d’Europa. Per invertire la rotta, servono politiche attive per l’occupazione, incentivi alle imprese e misure per favorire il rientro dei giovani emigrati.