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Sicilia, allarme Pnrr: spesi solo 26% dei fondi. Schifani convoca cabina di regia

Ritardi, assessorati fermi e scadenze vicine: la Regione Siciliana ha utilizzato appena un quarto dei fondi Pnrr disponibili. Schifani prepara una manovra d’urgenza per invertire la rotta.

PALERMO – A otto mesi dalla scadenza fissata da Bruxelles per il 2026, la Regione Siciliana ha speso appena il 26% delle risorse del Pnrr, pari a poco più di 510 milioni di euro su quasi due miliardi disponibili. Un dato che mette in allarme il presidente Renato Schifani, pronto a convocare una nuova cabina di regia per accelerare la spesa e scongiurare la perdita dei fondi.

Il rischio è concreto: 13.557 progetti devono essere completati entro giugno 2026. Tuttavia, diversi assessorati risultano ancora bloccati. Il più indietro è quello all’Agricoltura, che ha speso appena 23 milioni su un budget di oltre 694 (2,6%), seguito dai Beni culturali (8,5%) e dalla Formazione (3%). Meglio il dipartimento Funzione pubblica, che ha impegnato 40 milioni su 275 (14,8%), mentre l’Istruzione e l’Energia si attestano rispettivamente al 5% e al 10%.

In forte ritardo anche il dipartimento Acque e Rifiuti (12,2%) e l’Assessorato alla Salute guidato da Salvatore Iacolino, che ha speso 328 milioni su oltre un miliardo a disposizione (29%). “La situazione è disastrosa – ha commentato Davide Faraone di Italia Viva – con ritardi incolmabili e una burocrazia incapace di rispettare i target”.

Schifani, che ha affidato la cabina di regia all’autonomista Francesco Calanna, punta a un piano straordinario per accelerare l’iter dei progetti. Ma all’interno di Palazzo d’Orleans cresce la preoccupazione: le verifiche trimestrali mostrano una macchina amministrativa lenta e frammentata. “Serve un cambio di passo – spiegano fonti regionali – o rischiamo di arrivare al 2026 senza aver completato nulla”.

La Regione corre contro il tempo: tra scadenze europee e ritardi cronici, il Pnrr siciliano resta il banco di prova per la credibilità istituzionale dell’isola.

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Redazione