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Palazzo d’Orléans, la maggioranza cerca coesione sulla manovra regionale

Si è tenuto a Palermo un nuovo vertice di maggioranza a Palazzo d’Orléans, presieduto dal governatore Renato Schifani, con l’obiettivo di consolidare l’unità politica del centrodestra in vista della prossima manovra finanziaria. Tra buoni propositi ufficiali e tensioni non dichiarate, il confronto ha messo in luce le differenze interne alla coalizione, in un clima di apparente compattezza.

Nel comunicato diffuso dalla Presidenza della Regione si parla di “buoni propositi” e di “coesione sulla prossima legge di stabilità”. Ma, dietro la versione ufficiale, non sono mancate le divergenze sulle misure economiche e sui futuri equilibri politici. Al centro della discussione, la decontribuzione per le imprese che assumono nuovo personale, definita una delle priorità della manovra, insieme ai quattro provvedimenti di riforma già annunciati: enti locali, Consorzi di bonifica, dirigenza regionale e modifica del regolamento sul voto segreto.

La riunione, durata oltre due ore, ha visto la partecipazione dei vertici del centrodestra ma non del presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, al centro delle cronache giudiziarie dei giorni scorsi. Tra i presenti, invece, i rappresentanti di Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, Mpa, Dc e Noi Moderati, che hanno discusso anche delle prossime nomine negli enti regionali e delle aziende partecipate.

Sotto la superficie del linguaggio istituzionale, non sono mancate frizioni. Alcuni esponenti di Mpa e Dc, secondo indiscrezioni, si sarebbero lamentati per una gestione definita “bilaterale” tra Forza Italia e Fratelli d’Italia, chiedendo maggiore condivisione sulle scelte strategiche e sugli incarichi futuri.

Schifani, dal canto suo, ha parlato di «un confronto costruttivo e di grande senso di responsabilità», ribadendo l’impegno a proseguire nel percorso di modernizzazione dell’amministrazione regionale. Tuttavia, sullo sfondo resta la partita politica più ampia, con le alleanze da consolidare in vista delle elezioni amministrative del 2026, che interesseranno diversi comuni chiave, da Enna a Vittoria, fino a Marsala e Caltagirone.

Un vertice, dunque, che ha confermato la volontà di mostrare compattezza, ma anche la fragilità di una coalizione chiamata a tradurre la stabilità politica in risultati concreti, mentre la Sicilia si prepara ad affrontare una nuova stagione economica e istituzionale.

Parole chiave: Renato Schifani, Palazzo d’Orléans, centrodestra, manovra finanziaria, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, Mpa, Democrazia Cristiana, Noi Moderati, Gaetano Galvagno, enti locali, Consorzi di bonifica, riforme Sicilia

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Redazione