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Operazione antidroga Polizia di Stato, arresti e sequestri in Italia

Conclusa una vasta operazione nazionale della Polizia di Stato contro lo spaccio di droga e la criminalità diffusa: centinaia di arresti, ingenti sequestri di stupefacenti, armi e denaro, controlli serrati sui cannabis shop.

La Polizia di Stato ha portato a termine una imponente operazione nazionale ad alto impatto investigativo finalizzata al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti e dei fenomeni di criminalità diffusa ad esso collegati. L’attività ha visto impegnati gli investigatori delle Squadre Mobili operative su tutto il territorio nazionale, coordinate dal Servizio Centrale Operativo, con il supporto dei Reparti Prevenzione Crimine e di numerosi uffici delle Questure.

Nel mirino degli investigatori sono finite non solo le tradizionali piazze di spaccio, ma anche forme di commercializzazione più recenti, talvolta riconducibili ai cosiddetti cannabis shop, nonché una serie di reati connessi che alimentano l’allarme sociale nelle aree urbane. Le condotte contrastate riguardano infatti regolamenti di conti, episodi di violenza, reati contro il patrimonio, porto illegale di armi e altre manifestazioni di illegalità spesso legate al traffico di droga.

Particolare attenzione è stata rivolta alle nuove modalità di approvvigionamento e consumo delle sostanze stupefacenti, fenomeni emersi con chiarezza anche nella recente relazione della Direzione centrale per i servizi antidroga, che evidenzia l’evoluzione del mercato illecito e la sua capacità di adattarsi ai mutamenti normativi e sociali.

Il bilancio dell’operazione è rilevante. Nel corso dei controlli sono state identificate 95.164 persone sospette, tra cui 16.701 cittadini stranieri e 10.848 minorenni, soprattutto in aree di spaccio e nei contesti della cosiddetta mala-movida. Per circa un migliaio di soggetti sono in corso valutazioni per l’adozione di misure amministrative di prevenzione.

Sul piano repressivo, gli investigatori hanno arrestato 384 persone – di cui 166 stranieri e 6 minorenni – e denunciato in stato di libertà 655 soggetti, tra i quali 256 stranieri e 39 minorenni. Le contestazioni riguardano principalmente reati contro la persona e il patrimonio, spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione e porto illegale di armi.

Nel corso dell’operazione sono stati inoltre sequestrati 35 chilogrammi di cocaina, 1.370 chilogrammi di cannabinoidi e 1 chilogrammo di eroina. Le forze di polizia hanno anche sottratto alla criminalità 41 armi da fuoco, 80 armi bianche e oltre 300.000 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività di spaccio.

Significativo anche il fronte amministrativo, con 565 sanzioni elevate, in larga parte per uso di sostanze stupefacenti e somministrazione illegale di bevande alcoliche. Parallelamente, sono stati individuati numerosi profili social riconducibili, secondo le prime verifiche, ai fenomeni criminali emersi, per i quali sono in corso accertamenti finalizzati a eventuali segnalazioni all’Autorità giudiziaria per l’oscuramento dei contenuti.

Nello stesso contesto operativo, la Polizia di Stato ha effettuato mirati controlli sull’applicazione del nuovo quadro normativo introdotto dal decreto legge 48/2025, convertito nella legge n. 80/2025, che disciplina anche la vendita di prodotti a base di canapa. Le verifiche hanno portato al sequestro di 5 cannabis shop in tre diverse città, all’arresto di 3 persone e alla denuncia di 141 titolari o gestori. Complessivamente sono stati controllati 312 esercizi e sequestrati 296 chilogrammi di cannabinoidi che, dalle prime analisi, presenterebbero caratteristiche riconducibili a sostanze stupefacenti.

L’operazione conferma l’impegno costante della Polizia di Stato nel contrastare il traffico di droga e nel prevenire quei fenomeni di violenza e degrado che incidono direttamente sulla sicurezza dei cittadini, attraverso un’azione coordinata, capillare e aggiornata alle nuove forme di criminalità.

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Le persone coinvolte sono da considerarsi innocenti fino a sentenza definitiva di condanna, nel pieno rispetto del principio di presunzione di innocenza. Chiunque voglia esercitare il diritto di replica può farlo nei modi e nei termini previsti dalla legge.

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Redazione