Aperturesotto

Oltre 160 mila interventi dei vigili del fuoco per chiavi dimenticate nel 2024

In Italia cresce il “popolo degli smemorati di casa”: nel 2024 i vigili del fuoco sono intervenuti più di 164 mila volte per aprire porte dimenticate o chiuse per errore. Emilia Romagna, Toscana e Piemonte guidano la classifica delle distrazioni domestiche.

L’immagine è ormai familiare: una camionetta rossa che si ferma davanti a un portone, un pompiere che scende con gli attrezzi, un vicino che si affaccia curioso. E dentro casa, un cittadino che ha semplicemente dimenticato le chiavi. Succede ogni giorno, 450 volte in media, da nord a sud del Paese. Un fenomeno diventato così frequente da essere il secondo motivo più comune di chiamata ai vigili del fuoco, subito dopo gli incendi.

Le cause sono sempre le stesse: fretta, stress, distrazione. Uscire per andare al lavoro e lasciare le chiavi sul tavolo; chiudere la porta dall’interno e bloccare la serratura; oppure dimenticarle in borsa o sul divano. E quando la chiave resta inserita nella toppa, anche la copia di riserva non serve più a nulla. Gli operatori raccontano che, soprattutto la mattina, le richieste di aiuto si moltiplicano.

Nel 2024 il record degli interventi spetta all’Emilia Romagna, con oltre 17 mila chiamate. Seguono la Toscana e il Piemonte. A Perugia la maggior parte delle segnalazioni arriva dagli studenti fuori sede; a Firenze il problema è così diffuso che i comandi hanno iniziato a segnare i nomi dei più “distratti” per evitare abusi del servizio. A Genova esiste addirittura una squadra dedicata, la cosiddetta “unità porte”, che si occupa solo di questi casi, dalle prime ore del mattino fino a tarda sera.

Le grandi città non sono da meno. A Napoli, Torino e Roma si registrano migliaia di interventi ogni anno. Gli operatori raccontano episodi curiosi: c’è chi chiama sostenendo di aver lasciato il gas acceso o di avere un bambino solo in casa, pur di ottenere un intervento più rapido. Quando i pompieri arrivano, però, trovano spesso i fornelli spenti e l’appartamento vuoto.

Il fine settimana si conferma il momento più critico: domenica, sabato e venerdì sono i giorni in cui più spesso si dimenticano le chiavi. Tra gite, aperitivi e uscite serali, la distrazione aumenta e con essa le telefonate ai centralini dei soccorsi. In Liguria, dove vive una delle popolazioni più anziane d’Italia, il fenomeno è legato anche alla solitudine di molti anziani, che restano chiusi fuori casa senza avere nessuno da contattare.

Le spiegazioni psicologiche non mancano. C’è chi parla di “effetto stress metropolitano”, chi di un riflesso post-pandemico: dopo anni di vita forzata tra le mura domestiche, molti avrebbero inconsciamente ridotto l’attenzione verso ciò che li lega alla propria abitazione. Ma, in fondo, si tratta anche di un segno dei tempi: viviamo più di fretta, con troppe cose in mente e sempre meno attenzione ai piccoli gesti quotidiani.

Così, dietro ogni porta chiusa, non c’è solo una dimenticanza: c’è il ritratto di un Paese che corre, si distrae e a volte si scopre più fragile del previsto, con le chiavi di casa rimaste sul tavolo e un sorriso imbarazzato davanti ai pompieri.

Parole chiave: chiavi dimenticate, vigili del fuoco, Italia, Emilia Romagna, Toscana, Piemonte, Firenze, Perugia, Genova, stress, distrazione, sicurezza domestica, 2024, cronaca di costume


Share
Published by
Redazione