Aperturesotto

Marsala, il Festival Lirico dei Teatri di Pietra incanta con “Franco Battiato

Un tramonto sospeso tra mare e cielo, il bianco delle saline che riflette la luce dorata dello Stagnone e le Egadi all’orizzonte: domenica 31 agosto le saline Genna di Marsala hanno accolto un nuovo, straordinario appuntamento del Festival Lirico dei Teatri di Pietra, che in collaborazione con la rassegna ‘A Scurata 2025 ha presentato la produzione “Franco Battiato Tribute: La cura dell’eterno”. L’evento, diretto da Francesco Costa e organizzato dal Coro Lirico Siciliano presieduto da Alberto Munafò Siragusa, ha trasformato ancora una volta un luogo naturale in un palcoscenico mitico, dove musica e natura si sono fuse in un’unica esperienza immersiva. Protagonisti della serata l’ensemble orchestrale residente del Festival e il coro lirico siciliano, capaci di attraversare l’intera parabola creativa del maestro etneo in un repertorio che ha restituito la forza poetica, mistica e visionaria della sua opera.

Accanto a loro due voci di grande intensità: Rita Botto, che con la sua vocalità mediterranea ha evocato le radici popolari e il fervore spirituale di Battiato, e Mario Venuti, elegante interprete delle emozioni più intime e delicate. A completare il quadro le voci soliste di Alberto Munafò ed Emanuele Collufio, che hanno dato ulteriore profondità al racconto musicale.

«Gli spettacoli, avvolti dalla luce liquida del crepuscolo – ha commentato Costa – sono stati un rito laico e spirituale insieme, dove il verbo del compositore etneo, cesellato da decenni di ricerca interiore e musicale, si è fuso con la nobiltà della forma lirica». “Franco Battiato: la cura dell’eterno” non è stato soltanto un concerto, ma un viaggio iniziatico dentro la parola e la musica, un’esperienza capace di superare i confini tra lirica e pop, tra sacro e profano, tra quotidiano e trascendente, nel segno della contaminazione che lo stesso Battiato ha sempre incarnato. Ogni elemento ha contribuito alla magia: la luce che sfumava nell’oro, il luccichio del sale come neve estiva, il canto che si elevava come preghiera laica.

Il pubblico ha risposto con entusiasmo, vivendo una liturgia del sentire che ha lasciato un senso di sospensione e di incanto. Un omaggio che si inserisce pienamente nel tema della sesta edizione del Festival, “Respirare il mito”, e che si è rivelato non solo celebrazione del passato, ma riconoscimento di ciò che di eterno ancora vibra nel presente. Con questo tributo, Franco Battiato emerge come mito contemporaneo, voce luminosa che continua a indicare una via, a curare e a ispirare.

Share
Published by
Redazione