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Librino, il sogno diventa arte: nasce “La Porta dei Sogni” con tremila bambini e madri

Un nuovo capitolo per il museo a cielo aperto MAGMA di Librino, ideato da Antonio Presti: il 22 ottobre l’inaugurazione delle opere “La Porta dei Sogni”, “Luna Sola” e “Leporinus”. Coinvolti tremila bambini, famiglie e artisti siciliani.

CATANIA – Una grande festa della bellezza, dell’arte e della comunità attraverserà viale Nitta il prossimo 22 ottobre, quando alle 10.00 all’Istituto Omnicomprensivo “Angelo Musco” verrà inaugurata “La Porta dei Sogni”, la nuova opera collettiva del museo monumentale MAGMA di Librino, parte della Triennale della Contemporaneità promossa dalla Regione Siciliana. L’iniziativa, ideata dal maestro Antonio Presti e dalla Fondazione Fiumara d’Arte, unisce arte pubblica, scuola e cittadinanza attiva in un percorso che trasforma il quartiere in un laboratorio di creatività e riscatto.

«Non si possono misurare vent’anni di vita con il valore del denaro – ha detto Presti –. Librino è un dono del cuore, nato dalla condivisione e dalla speranza. Dopo la Porta della Bellezza e la Porta delle Farfalle, oggi celebriamo una nuova tappa di questo sogno collettivo».

“La Porta dei Sogni” è composta da tremila mattonelle di terracotta modellate da mani di bambini e madri: su ognuna, una frase, un desiderio, un pensiero. Le formelle, disposte lungo la fascia blu di viale Nitta, diventano segno di appartenenza e memoria condivisa. A completare il percorso, l’opera “Cavalli nel vento” di Filippo Messina, un bassorilievo in terracotta con cento cavalli scolpiti in corsa, simbolo di forza, libertà e coraggio, e la monumentale installazione “Luna Sola” di Giancarlo Neri: una sedia alta dieci metri sormontata da una luna luminosa, invito a non smettere mai di sognare.

Sull’asse finale del percorso sorge “Leporinus” di Antonella De Nisco: tre lepri in acciaio dipinto che richiamano l’antica radice etimologica di Librino, “terra di lepri”, restituendo al quartiere un’identità rinnovata. «Librino dimostra come la bellezza possa diventare strumento di rinascita civile – ha commentato l’assessore Massimo Pesce –. Ogni opera è frutto di un cammino collettivo tra arte, scuola e territorio».

Il dirigente scolastico Mauro Mangano ha sottolineato come “la scuola diventi luogo di educazione alla bellezza e orgoglio civico”. Con il contributo della Regione Siciliana, del Comune di Catania e di decine di associazioni, il museo MAGMA continua a crescere, raccontando una città che sceglie la speranza come forma d’arte.

“Il sogno è sognare sempre” – ricorda Presti – e Librino, con la sua arte condivisa, ne è la più luminosa testimonianza.

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Redazione