Pietro Signoriello ha assunto ufficialmente la guida della Prefettura di Catania sottolineando il ruolo di “rete di confluenza” tra istituzioni, terzo settore e comunità locale. Al suo primo incontro con la stampa, il Prefetto ha ribadito l’importanza di un’azione condivisa per prevenire e contrastare la criminalità, avviando fin da subito un confronto con le forze di Polizia per comprendere le dinamiche territoriali. Tra le priorità indicate da Signoriello figura la lotta alla dispersione scolastica: «Ho già rilevato buone pratiche in essere e sto studiando i dossier — ha spiegato —, sarà un’attività da incentivare, rafforzando la struttura prefettizia con nuovi dirigenti».
Ribadendo il valore del Comune come “cellula fondamentale della Repubblica”, il Prefetto incontrerà nelle prossime ore il sindaco di Catania e visiterà i municipi del territorio per mantenere un rapporto diretto con le amministrazioni locali. Altro tema centrale è la devianza minorile: il Prefetto ha auspicato iniziative di sensibilizzazione rivolte ai giovani, affinché le istituzioni siano percepite come credibili e trasparenti e possano diffondere la cultura della legalità giorno dopo giorno.
Nella seconda parte delle sue dichiarazioni Signoriello ha posto l’accento sullo sviluppo economico e sul benessere sociale, evidenziando come la Prefettura debba agire quale “grande sartoria” capace di coordinare migranti regolari, agenzie sociali (come la Caritas) e politiche per il lavoro. Ha invitato a rafforzare la resilienza organizzativa, affinché la gestione delle emergenze diventi «naturale» attraverso una collaborazione solida tra tutte le componenti coinvolte. Chiudendo il suo intervento, il Prefetto ha espresso fiducia nel rapporto tra comunità e forze di Polizia, esortando a non farsi “giustizia da sé” ma a rivolgersi alle norme e agli strumenti del sistema penale, garantendo così sicurezza e legalità sul territorio.