Nuovi accertamenti nel quartiere San Berillo da parte della task force interforze, coordinata dalla Polizia di Stato, per verificare il rispetto delle normative in materia di commercio alimentare e sicurezza sanitaria. L’attività, svolta nei giorni scorsi, ha coinvolto numerosi enti: la Polizia di Stato con l’Ufficio Prevenzione Generale, il Commissariato Centrale e il Reparto Prevenzione Crimine “Sicilia Orientale”; l’Ispettorato Territoriale del Lavoro; il Corpo Forestale della Regione Siciliana; i medici dell’Asp di Catania dei Dipartimenti di Prevenzione (Igiene pubblica e Veterinaria) e gli agenti del settore Annona della Polizia Locale. Il controllo ha interessato una macelleria di via Di Prima, dove sono emerse gravi irregolarità. Al termine degli accertamenti, il titolare è stato sanzionato per oltre 8.700 euro.
Nel dettaglio, i tecnici del Servizio Igiene Pubblica dell’Asp hanno rilevato carenze igienico-sanitarie, tra cui tracce di umidità nei servizi igienici. È stato quindi imposto il ripristino delle condizioni igieniche entro 30 giorni, pena una multa di 2.000 euro e la sospensione dell’attività. Il Servizio Veterinario dell’Asp e il Nucleo Agroalimentare del Corpo Forestale hanno sequestrato 10 chili di carne e 10 litri di olio, entrambi privi di tracciabilità. La carne, priva di indicazioni sulla provenienza, è stata avviata alla distruzione per tutelare la salute pubblica. Al titolare è stata comminata una sanzione di 1.500 euro.
Ulteriori violazioni amministrative sono state riscontrate dagli agenti della Polizia Locale: ampliamento non autorizzato dell’area di vendita (sanzione da 3.098 euro), assenza della tabella oraria, insegne esterne abusive e mancata esposizione dei prezzi, per cui sono state elevate ulteriori multe per oltre 2.100 euro. Nel corso dell’ispezione, i poliziotti hanno anche scoperto una situazione preoccupante sotto il profilo sociale e familiare: due bambini di 6 e 8 anni, figli del titolare, sono stati trovati a giocare e dormire su un materasso sporco, sistemato tra i fornelli della cucina del locale. Una scena che ha evidenziato gravi rischi per la salute e la sicurezza dei minori.
I genitori hanno ammesso di trascorrere occasionalmente la notte nel locale, promettendo di individuare una sistemazione adeguata per i figli. La vicenda è stata segnalata alle autorità competenti per eventuali ulteriori provvedimenti a tutela dei minori.