
I Carabinieri del NAS di Catania hanno scoperto un centro di medicina estetica abusivo allestito all’interno di una civile abitazione nella provincia etnea. A gestirlo era un giovane studente di medicina fuori corso, che eseguiva trattamenti a base di botulino e acido ialuronico senza alcuna abilitazione professionale né autorizzazione sanitaria.
Durante la perquisizione domiciliare, disposta dall’Autorità Giudiziaria di Catania, i militari hanno rinvenuto 80 confezioni di farmaci illegali o potenzialmente pericolosi, tra cui prodotti esteri privi dell’autorizzazione dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA). Sono stati sequestrati anche dispositivi medici come aghi, cannule e bende, oltre a flaconi già utilizzati trovati nei rifiuti.
Nel corso dell’operazione, i Carabinieri hanno scoperto schede pazienti con generalità, trattamenti e tariffe, che hanno permesso di ricostruire un giro d’affari di oltre 75.000 euro solo nei primi quattro mesi del 2025. Il giovane, formalmente titolare di una partita IVA per attività di commercio ambulante, è stato denunciato per esercizio abusivo della professione medica.
L’indagine rientra nel più ampio impegno del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute a contrastare l’esercizio abusivo delle professioni sanitarie e a tutelare la sicurezza dei cittadini contro l’uso di farmaci non autorizzati.
NAS Catania, Carabinieri, medicina estetica abusiva, botulino, acido ialuronico, esercizio abusivo, AIFA, sequestri farmaci, sicurezza sanitaria, salute pubblica
Le persone coinvolte sono da considerarsi innocenti fino a sentenza definitiva di condanna, nel pieno rispetto del principio di presunzione di innocenza. Chiunque voglia esercitare il diritto di replica può farlo nei modi e nei termini previsti dalla legge.