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Catania, la mobilità sostenibile parte dall’università: 16 nuove colonnine smart nel campus

La svolta green dell’Università di Catania compie un passo concreto con l’installazione di 16 postazioni di ricarica intelligente per veicoli elettrici nel campus di via Santa Sofia. Le nuove infrastrutture, già operative, si affiancano a quelle dell’ateneo palermitano e rappresentano un tassello importante nella costruzione di un sistema di mobilità sostenibile e innovativa. Le colonnine, alimentate anche da fonti rinnovabili, sono state collocate in aree strategiche come il grande piazzale del campus, rendendo possibile ricaricare auto e scooter elettrici in pochi minuti. Non si tratta di semplici punti di rifornimento, ma di dispositivi “smart”, in grado di riconoscere la tipologia del veicolo, monitorare in tempo reale l’energia erogata e adattare la velocità di ricarica in base alle caratteristiche del mezzo. Un sistema che coniuga tecnologia, sostenibilità e praticità, riducendo tempi e costi.

Il progetto rientra nell’iniziativa S3 Campus, che unisce ricerca scientifica e innovazione. Grazie a una piattaforma di monitoraggio attiva h24, i dati raccolti sul consumo di energia e sulle abitudini di ricarica consentiranno di ottimizzare il servizio. Inoltre, un’app dedicata permetterà agli studenti di gestire la ricarica in modo rapido e personalizzato.

Secondo Giuseppe Inturri, ordinario di Trasporti e responsabile scientifico del progetto, l’obiettivo non è solo fornire infrastrutture moderne, ma ridisegnare la mobilità universitaria in chiave sostenibile. «Vogliamo un unico strumento che integri le diverse modalità di trasporto sotto un accesso unico – spiega –. I 40mila studenti dell’ateneo generano circa 14 milioni di spostamenti all’anno, con una produzione significativa di CO2. Il nostro obiettivo è ridurre drasticamente questo impatto, incentivando l’uso combinato di mezzi pubblici, trasporto ciclabile e auto elettriche».

La capacità complessiva dell’impianto è di 400 kW e si inserisce in una strategia più ampia, che punta a un modello di campus “carbon free”. La raccolta dei dati sull’utilizzo delle colonnine consentirà inoltre di studiare come cambiano le abitudini di mobilità degli studenti e quali siano le opportunità più efficaci per diffondere trasporti alternativi e meno inquinanti.

Il mercato delle auto elettriche: tra crescita e sfide

L’iniziativa dell’Università di Catania si colloca in un contesto in cui il mercato delle auto elettriche in Italia e in Europa vive una fase di crescita, ma anche di contraddizioni. Secondo i dati Unrae, nel primo semestre del 2025 le immatricolazioni di veicoli elettrici puri hanno registrato un incremento del 7% rispetto all’anno precedente, ma restano ancora una quota minoritaria del mercato complessivo (circa il 4% in Italia, a fronte del 15% in Germania e del 18% in Francia). Le ragioni sono diverse: se da un lato l’offerta è sempre più ampia, con modelli che spaziano dalle citycar alle berline di lusso, dall’altro pesano i costi di acquisto ancora elevati e una rete di ricarica che, seppure in espansione, non è ancora omogenea sul territorio nazionale.

In Sicilia, ad esempio, il numero di punti di ricarica cresce ma resta insufficiente rispetto al fabbisogno. Ecco perché iniziative come quella dell’ateneo catanese assumono un valore simbolico e pratico: dimostrano come università e istituzioni possano diventare protagonisti del cambiamento, favorendo l’adozione dell’elettrico e creando ecosistemi sostenibili. La transizione verso la mobilità elettrica non è più una possibilità, ma una necessità. L’Università di Catania, con le sue colonnine smart, indica una strada che potrebbe fare scuola non solo nel mondo accademico, ma nell’intera società civile.

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Redazione