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Catania, il prefetto Signoriello: «La memoria è la forza che unisce il Paese»

In piazza Università, il prefetto Pietro Signoriello ha ricordato l’importanza della memoria e della coesione nazionale, invitando i cittadini a mantenere vivi i valori di patria, solidarietà e impegno civile durante la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate.

La memoria come strumento di pace e consapevolezza collettiva è stato il filo conduttore della cerimonia del 4 novembre tenutasi a Catania. L’evento, promosso in occasione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, ha posto l’accento sui principi di patria, solidarietà e impegno civico. Il tema scelto per quest’anno, «Difesa, la forza che unisce», ha sottolineato il ruolo delle Forze Armate come presidio di sicurezza e simbolo di unità del Paese.

Davanti al pubblico riunito in piazza Università, si è svolto il consueto schieramento delle forze dell’ordine e dei rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’arma. Il prefetto Pietro Signoriello ha passato in rassegna i reparti, prima dell’alzabandiera e dell’esposizione del tricolore sul Palazzo di San Giuliano, curata dai Vigili del Fuoco. L’inno nazionale è stato eseguito dal coro dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato e dall’orchestra dell’Istituto “Angelo Musco”.

Nel suo discorso, il prefetto Signoriello ha richiamato il valore del legame con la storia e con le radici comuni: «Riconoscersi nella propria storia, nel bene e nel male, è ancora oggi essenziale» – ha affermato – sottolineando che «il dovere di tramandare questa memoria appartiene a ciascuno di noi. L’odio genera altro odio, il sangue richiama sangue». Un appello, il suo, a costruire un futuro fondato sul dialogo e sulla pace, affinché gli errori del passato non si ripetano.

La cerimonia è proseguita con la lettura dei messaggi del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del ministro della Difesa Guido Crosetto, che hanno ribadito il significato civile e morale della ricorrenza, sottolineando l’impegno quotidiano delle Forze Armate nel difendere i principi di democrazia e libertà.

Particolare attenzione è stata dedicata ai giovani. Gli studenti degli istituti Battisti, Convitto “Cutelli”, De Felice-Olivetti, Duca degli Abruzzi e Vaccarini hanno preso parte all’evento. Il sindaco Enrico Trantino ha portato il saluto della città, affermando che «i ragazzi sono protagonisti dei nostri pensieri» e che la memoria collettiva deve essere custodita come patrimonio condiviso da tutte le generazioni.

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Redazione