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Catania, 150 docenti scrivono a Bernini sulla protesta studentesca

Centocinquanta docenti dell’Università di Catania scrivono alla ministra Anna Maria Bernini criticando le parole rivolte agli studenti che manifestavano contro la riforma di accesso a Medicina.

CATANIA – Una presa di posizione netta e pubblica arriva da 150 docenti dell’Università di Catania, che hanno sottoscritto una lettera aperta indirizzata alla ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini. Al centro del documento, il dissenso per il modo in cui la ministra si è rivolta a un gruppo di studentesse e studenti che manifestavano durante Atreju, la storica manifestazione politica di Fratelli d’Italia, contro la riforma dell’accesso alla facoltà di Medicina.

I docenti esprimono «profonda preoccupazione» per le parole utilizzate nei confronti degli studenti, ribadendo il ruolo dell’Università come luogo naturale di confronto critico, dissenso legittimo e partecipazione democratica. Secondo i firmatari, la protesta studentesca rappresenta l’esercizio di un diritto fondamentale che il mondo accademico ha il dovere di tutelare, indipendentemente dalle posizioni assunte sulle singole rivendicazioni.

Nella lettera viene sottolineato come «denigrare la protesta», rispondendo dal palco con espressioni quali «Siete sempre dei poveri comunisti» o «Questo dimostra tutta la vostra inutilità», non sia compatibile con l’idea di Università difesa dai docenti etnei. Un approccio che, secondo il documento, rischia di minare il dialogo e il rispetto reciproco che dovrebbero caratterizzare il rapporto tra istituzioni e comunità accademica.

I firmatari richiamano inoltre il valore della compartecipazione tra docenti, studenti e personale tecnico-amministrativo come elemento essenziale del processo di apprendimento universitario. È da questa interazione, scrivono, che nasce l’efficacia della formazione e la crescita non solo intellettuale, ma anche umana e civile degli studenti.

«Quella rappresentata dalla ministra non è l’Università in cui ci riconosciamo», affermano i docenti, ribadendo l’impegno quotidiano dell’Ateneo di Catania nell’accompagnare le nuove generazioni in un percorso fondato sul rispetto, sul confronto e sulla libertà di espressione.

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Redazione