Vent’anni fa avremmo detto che la campagna elettorale comincia con i comizi, i volantini al mercato o, per i più moderni, con qualche comparsata in TV. Oggi, ad Aci Catena, la corsa alle Amministrative del 2026 parte dai cartelloni 6×3. Mancano almeno venti mesi, ma già campeggiano i primi manifesti di un misterioso gruppo – o forse un’associazione – che si presenta con la sigla “Cambia verso”. Il nome è tutto un programma: cambiare verso, ma verso dove, ancora non si è capito. La notizia riportata dal quotidiano locale “La Sicilia”, racconta come i cartelloni, più che annunciare programmi, abbiano seminato curiosità e ironia. Nei manifesti spunta persino un dinosauro, che dovrebbe simboleggiare i “vecchi apparati” da rottamare. Un’immagine singolare, che fa chiedere se la prossima giunta debba essere guidata da paleontologi più che da amministratori.
I promotori, che paiono un gruppo di giovani, scelgono una linea diretta e dialettale: «Non votare solo perché ti spidugghinu i catti» Messaggio chiaro: basta con le solite pressioni porta a porta. Ma dietro lo slogan si intravede l’ombra dei Caf: il riferimento ai Centri di Assistenza Fiscale non è sfuggito, visto che proprio lì – secondo i promotori – si consumerebbero piccoli favori e grandi promesse. Più che una presentazione politica, sembra la sceneggiatura di una commedia all’italiana: i giovani che incitano a “cambiare verso”, il dinosauro in posa sul cartellone, i Caf indicati come trampolini per carriere lampo? Tutto lecito, certo, ma con una punta di grottesco. Perché se la campagna elettorale inizia due anni prima con foto appese ai muri e rilanciate sui social, c’è da chiedersi cosa accadrà nei mesi caldi del 2026.
Risultato: Aci Catena è già in campagna elettorale, con venti mesi d’anticipo, tra slogan surreali e cartelloni giganti. Un primato che – volendo essere sarcastici – candida la città al Guinness per “avvio anticipato di propaganda”.