Inaugurato a Valverde un nuovo Faro territoriale del movimento “Controcorrente – Lottare X Restare”. Alla cerimonia presenti Ismaele La Vardera, Rosario Scandurra e Massimo Famoso. “La politica deve tornare ad ascoltare i cittadini”.
VALVERDE – Nuovo traguardo per il movimento “Controcorrente – Lottare X Restare”, fondato dal giornalista e deputato regionale Ismaele La Vardera, che ha inaugurato a Valverde una nuova sede, alla presenza dello stesso fondatore, di Rosario Scandurra e Massimo Famoso.
L’apertura del nuovo spazio, definito “Faro territoriale”, rappresenta un ulteriore passo nella crescita del movimento, che conta oggi dodici Fari attivi su settanta previsti in Sicilia. Un’espansione che, come ha sottolineato La Vardera, nasce «dal desiderio di costruire presidi reali di partecipazione e comunità in tutta l’isola».
Durante la cerimonia, La Vardera – vicepresidente vicario della Commissione Antimafia dell’Assemblea Regionale Siciliana, componente della Commissione Cultura, Formazione e Lavoro, presidente dell’Intergruppo contro le droghe nei giovani e primo firmatario della legge regionale contro il crack – ha ripercorso la sua esperienza politica e personale.
«Oggi forse abbiamo qualcuno che cerca di respirare aria pulita, di cambiare le cose, anche se è difficile – ha dichiarato – e me ne sono accorto soprattutto entrando nel palazzo del potere. Mi sono chiesto più volte: è davvero questa la vita che voglio? Potrei prendere lo stipendio e basta, ma alla gente che mi grida non mollare, cosa rispondo? Potevo aderire a grandi partiti, ma mi sono concesso il lusso di rischiare, prendendo scelte folli, coraggiose e controcorrente».
Accanto a lui, Rosario Scandurra ha lanciato un messaggio di forte partecipazione civica: «Viviamo in una democrazia falsata: non si va a votare perché non si crede più nella politica, siamo stanchi del sistema. La sfida più importante è riappropriarci dei nostri spazi e della nostra democrazia. Riprendiamoci le armi della democrazia e difendiamo la nostra terra. Bene, a questo punto: cominciamo a sognare».
Con queste parole, la serata si è conclusa in un clima di entusiasmo e partecipazione, con l’impegno condiviso di costruire dal basso una politica più autentica, vicina ai cittadini e alle sfide del territorio.