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Stmicroelectronics: grave preoccupazione per 2.800 uscite volontarie

Il sindacato esprime «grave preoccupazione» per la situazione occupazionale in STMicroelectronics e chiede con urgenza una convocazione da parte del Governo nazionale e della Regione Siciliana. Domani l’Ugl Metalmeccanici di Catania terrà un direttivo straordinario, su iniziativa di Angelo Mazzeo, vicesegretario nazionale, in seguito all’annuncio aziendale di 2.800 uscite volontarie (prepensionamenti e pensionamenti), reso noto soltanto a margine dell’incontro al Mise dello scorso 10 aprile. Nonostante le attese, nessuna nuova convocazione ministeriale è stata fissata, lasciando lavoratori e sindacati in forte incertezza. Secondo alcune indiscrezioni, lo stesso Ministero avrebbe chiesto una revisione del piano industriale riguardante le unità coinvolte negli esodi. Il programma di uscite volontarie è già partito in Francia, ma non ancora in Italia, e l’azienda non ha finora modificato la propria posizione, bloccando qualsiasi possibile evoluzione.

A Catania, benché lo stabilimento etneo non rientri per ora nei 2.800 esuberi, cresce il timore di future riorganizzazioni: a rischio ci sarebbero reparti storici, con conseguenze occupazionali rilevanti, e la nuova linea per l’auto elettrica, settore in difficoltà in Europa e negli Stati Uniti. L’Ugl, unitamente alle altre sigle sindacali, ha già formalizzato una richiesta di incontro alla Regione Siciliana per discutere del futuro del sito catanese e dell’impiego dei 300 milioni di euro stanziati dal Contratto di Sviluppo. Tali risorse dovrebbero sostenere non solo l’espansione produttiva, ma soprattutto la salvaguardia occupazionale. Ad oggi, però, la Regione non ha ancora risposto né convocato le parti.

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Redazione