
Dopo il flop dello scorso 30 settembre, quando il primo bando per la riqualificazione delle Terme di Sciacca e Acireale si era chiuso senza manifestazioni d’interesse, la Regione Siciliana rilancia il piano con un nuovo avviso pubblico, profondamente rivisto nei contenuti e nelle condizioni.
Il presidente Renato Schifani, che ha seguito in prima persona la vicenda, ha chiesto al Dipartimento Attività Produttive di imprimere una svolta concreta al percorso di rilancio del termalismo regionale. Il nuovo bando, che al momento riguarda esclusivamente il complesso termale di Sciacca, prevede una serie di modifiche sostanziali volte a renderlo più competitivo e attrattivo per gli operatori economici.
Tra le principali novità figura l’estensione della concessione immobiliare da 30 a 99 anni, una scelta strategica per garantire tempi di ammortamento più sostenibili e incoraggiare investimenti di lungo periodo. La concessione mineraria resta fissata a 30 anni, ma sarà rinnovabile. Eliminata anche la soglia minima del 51% di co-investimento privato, ritenuta in passato un ostacolo per molte imprese interessate. Resta invece l’obbligo di una significativa partecipazione di risorse proprie da parte degli operatori e il requisito di un fatturato medio non inferiore ai 5 milioni di euro negli ultimi tre esercizi, a garanzia della solidità finanziaria.
Il nuovo avviso introduce inoltre una riduzione del canone di concessione mineraria, portandolo allo 0,5% del fatturato annuo. Le risorse necessarie per il progetto provengono in larga parte dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (Fsc), che finanzierà la riqualificazione dei due poli termali storici di Sciacca e Acireale con uno stanziamento complessivo di 90 milioni di euro.
“Il dialogo con gli operatori economici ci ha permesso di perfezionare l’avviso – ha dichiarato il governatore Schifani – rendendolo più aderente alle dinamiche del mercato termale e alle migliori pratiche nazionali ed europee. Si tratta di un progetto strategico per lo sviluppo della Sicilia, in grado di generare occupazione qualificata, destagionalizzare i flussi turistici e valorizzare le risorse naturali e culturali del territorio”. Schifani ha inoltre espresso soddisfazione per “l’approvazione in giunta del nuovo avviso esplorativo per la riqualificazione delle Terme di Sciacca, un progetto di straordinaria importanza per un territorio che merita di vedere finalmente valorizzato un patrimonio di tale rilievo storico e turistico”. L’assessora al Territorio e Ambiente Giusi Savarino ha sottolineato come “il superamento delle criticità emerse nella prima fase del procedimento sia il segno di una governance capace di dialogare con gli operatori e di individuare gli strumenti più efficaci per attrarre investimenti e rilanciare il settore”. L’obiettivo è quello di far ripartire un comparto che può diventare volano di sviluppo, con effetti positivi su occupazione, turismo e indotto locale.
In attesa della pubblicazione del nuovo bando per il complesso di Acireale – prevista una volta completati i lavori sul pozzo termale in corso – il piano di rilancio del termalismo siciliano segna un passo decisivo verso la piena valorizzazione di un settore che unisce salute, cultura e turismo.
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