La Regione protagonista della strategia europea per l’autonomia tecnologica: in arrivo fondi per imprese e ricerca. Bruxelles promuove il progetto ST di Catania.
PALERMO – La Sicilia sarà al centro di una delle più importanti iniziative europee per ridurre la dipendenza dal monopolio asiatico sulle materie prime e le tecnologie critiche, rilanciando la competitività del settore manifatturiero. Entro metà novembre sarà pubblicato il bando da 615 milioni di euro nell’ambito del programma Step (Strategic Technologies for Europe Platform), voluto dal governo Schifani e gestito dall’assessorato regionale alle Attività produttive guidato da Edy Tamajo.
Il progetto rientra nella rimodulazione dei fondi europei non ancora spesi e mira a sostenere innovazioni tecnologiche, digitali e industriali. Le risorse saranno destinate a imprese, startup e centri di ricerca che operano su intelligenza artificiale, biotecnologie, energia pulita e materiali innovativi. «Il bando servirà a valorizzare la ricerca siciliana e a stimolare investimenti strategici», ha dichiarato Alessandro Aricò, direttore generale del Dipartimento Attività produttive.
Il piano prevede due fasi: una prima dedicata all’ammissibilità dei progetti e una seconda riservata alla loro valutazione e al finanziamento. Nella misura 1.6.1, del valore di 69 milioni, saranno sostenuti progetti di imprese e università per lo sviluppo di tecnologie critiche e sostenibili, mentre la misura 2.9.1, da 246 milioni, sarà dedicata a soluzioni “verdi” e tecnologie pulite: idrogeno, biogas, batterie, combustibili alternativi e prodotti della bioeconomia.
«È un’opportunità unica – ha spiegato Raffaele Fitto, vicepresidente della Commissione europea – che riconosce alla Sicilia un ruolo guida nelle strategie industriali europee». Bruxelles ha infatti promosso con favore il progetto STMicroelectronics di Catania, considerato tra i più avanzati a livello internazionale per innovazione e impatto strategico.
Secondo i piani del governo regionale, il bando consentirà di attrarre investimenti tra i 200 e i 300 milioni di euro solo in Sicilia, favorendo la collaborazione tra pubblico e privato. «È una sfida che mette la nostra isola al passo con i grandi player europei», ha sottolineato il presidente Renato Schifani.
Con il programma Step, la Sicilia punta a diventare laboratorio di innovazione e autonomia tecnologica, rafforzando la sua posizione nel cuore della strategia industriale europea.