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Rizzolo riconfermato alla guida di Sicindustria con il 99% dei voti, al fianco cinque vicepresidenti territoriali

Luigi Rizzolo guiderà Sicindustria per il quadriennio 2025-2029 dopo aver raccolto il 99% dei consensi dell’Assemblea privata dell’associazione. Imprenditore palermitano classe 1973, attivo nei settori delle energie rinnovabili e dell’edilizia, Rizzolo era subentrato nel 2023 per completare il mandato del compianto Gregory Bongiorno. Al suo fianco è stata eletta una squadra di cinque vicepresidenti che rispecchiano il tessuto produttivo dell’isola: il trapanese Vincenzo Adragna (Adragna Petfood), il palermitano Luciano Basile (Resigest), il nisseno Gianfranco Caccamo (Icaro Ecology), il ragusano Leonardo Licitra (Ilap) e l’agrigentino Antonio Siracusa (Siracusa Costruzioni). Presente in Aula anche il delegato Confindustria all’Education Riccardo Di Stefano.

«Sarà un mandato nel segno della continuità», ha annunciato Rizzolo commentando i risultati. «Nei primi diciotto mesi abbiamo rimesso ordine, rinnovato le regole e ricostruito fiducia: ora dobbiamo consolidare e accelerare questo lavoro, rendendo Sicindustria ancora più forte, rappresentativa ed efficiente, al servizio delle imprese e dello sviluppo del territorio». Nel corso del suo primo biennio, ha ricordato, l’associazione ha riaperto un dialogo costruttivo con le istituzioni regionali e affrontato dossier cruciali – dalle aree industriali alle infrastrutture, dall’energia alla formazione fino all’accesso al credito – chiedendo soluzioni concrete, tempi certi e risposte efficaci.

Per il prossimo quadriennio Rizzolo ha individuato tre sfide prioritarie: la formazione continua, la sicurezza sul lavoro e la semplificazione burocratica. «Senza competenze, l’innovazione resta un esercizio teorico: dobbiamo colmare il mismatch tra domanda e offerta di lavoro qualificato con investimenti negli ITS, nella formazione duale e in un costante dialogo tra scuola, università e impresa». Sul fronte della sicurezza, il presidente ha ricordato che «fare impresa in Sicilia significa presidio di legalità e responsabilità: garantire ambienti di lavoro salubri è un dovere morale e la premessa per attrarre investimenti e generare vera crescita». Sul piano amministrativo, «occorre una pubblica amministrazione alleata dello sviluppo, con procedure chiare, tempi certi e regole trasparenti, perché non bastano incentivi se il sistema resta ingolfato».

Sicindustria continuerà a presidiare i dossier strategici – dalla digitalizzazione e intelligenza artificiale all’energia, infrastrutture, fiscalità, credito, turismo, internazionalizzazione e transizione ecologica – con l’obiettivo di rafforzare il ruolo dell’impresa come motore economico e attore sociale. «Ogni nostra scelta ha un impatto sul lavoro, sull’ambiente e sulla qualità della vita nelle comunità», ha concluso Rizzolo. «Vogliamo cambiare il contesto e costruire una Sicilia che non subisca più, ma guidi lo sviluppo nel Mediterraneo, attrattiva per talenti, capitali e idee».

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Redazione