Questa mattina la sede dell’Ordine degli Ingegneri di Catania ha ospitato un ampio seminario di approfondimento sul Piano Urbanistico Generale (PUG) della città, coinvolgendo istituzioni, professionisti, università e associazioni in un’occasione di confronto e proposta.
Un’attesa di decenni
«Catania aspetta un nuovo PUG da troppi anni – ha ricordato il presidente dell’Ordine degli Ingegneri, Mauro Scaccianoce – L’ultimo risale al 1969. Ora, dopo l’approvazione in giunta dell’atto di indirizzo, è finalmente iniziato il percorso verso l’adozione del piano: vogliamo capire i tempi e le fasi di operatività. L’Ordine assume un ruolo cruciale in questa fase di concertazione, perché la voce degli ingegneri è strategica per costruire un PUG innovativo, sostenibile, che valorizzi gli spazi verdi e dia attenzione alle periferie, per rendere Catania più accogliente e vivibile».
Un lavoro condiviso
A fianco dell’Ordine, il Centro Provinciale Studi Urbanistici di Catania – guidato da Carmelo Maria Grasso – ha sottolineato l’urgenza di dotare la città di una pianificazione ordinata e aggiornata: «Con questo incontro vogliamo dare un contributo fattivo all’elaborazione del PUG. È il momento giusto, e resteremo al fianco dell’amministrazione per ottenere quei risultati che la città aspetta da troppo tempo».
Forum e fasi di ascolto
Dopo l’atto di indirizzo, il Comune di Catania ha avviato un fitto calendario di forum di ascolto e partecipazione: ogni giovedì al Palazzo della Cultura e, oggi, nell’Ordine degli Ingegneri. «Ci concentriamo su temi tecnici – ha spiegato Paolo La Greca, assessore all’Urbanistica e presidente nazionale del Centro Studi Urbanistici – lavorando su mobilità, trasporti, ambiente e accessibilità. Il confronto arricchisce i contenuti dell’atto di indirizzo, in vista della redazione del documento preliminare da portare in Consiglio Comunale».
Il contributo dell’Università
Protagonista del dibattito anche l’Università di Catania, grazie al Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura (DICAR). «Otto corsi di studio formano i professionisti che prenderanno parte a questo processo – ha ricordato il vicedirettore Gianluca Cicala – Studenti e docenti, uniti alla ricerca e alla didattica, garantiranno aggiornamento e competenze costanti per la comunità».
Verso il documento preliminare
Biagio Bisignani, direttore della Direzione Urbanistica del Comune, ha confermato: «Siamo in una fase di ascolto di tutti i portatori di interesse. Arrivano contributi da ogni parte, e comporli in un unico piano sarà un lavoro complesso ma fondamentale».
Modelli a confronto
Durante il seminario sono stati presentati anche esempi virtuosi di pianificazione: il Comune di Giugliano (Campania) e il Comune di Brescia (Lombardia) hanno illustrato le loro esperienze di waterfront, mobilità sostenibile e rigenerazione urbana.
Da oggi, la progettazione della Catania del futuro procede a tappe serrate: mobilità, sostenibilità ambientale, riqualificazione del fronte mare e attenzione al tessuto periferico saranno i pilastri su cui costruire il nuovo PUG, frutto di un percorso partecipato e multidisciplinare.