Un fiume di bambini, famiglie e artisti ha trasformato Librino in un grande abbraccio collettivo per l’inaugurazione delle nuove opere del museo monumentale a cielo aperto MAGMA, firmato da Antonio Presti e dalla Fondazione Fiumara d’Arte.
Oltre 3000 bambini, con mamme, docenti e cittadini, si sono stretti attorno al maestro Antonio Presti per un evento simbolo della Triennale della Contemporaneità promossa dalla Regione Siciliana con il Fondo di Beneficenza di Intesa Sanpaolo. Un momento di partecipazione che segna un nuovo capitolo di arte pubblica e rinascita civile per Librino.
Nei giorni precedenti, Presti ha incontrato gli studenti delle scuole, dialogando sul valore dell’arte come strumento di libertà e sul potere del sogno come motore di cambiamento. I bambini, accompagnati da insegnanti e mamme, hanno visitato le nuove installazioni, diventando protagonisti di un’esperienza di bellezza condivisa.
«Iniziative come questa dimostrano come la bellezza possa diventare motore di crescita civile e sociale – ha commentato il presidente della regione Renato Schifani -. A Librino, l’arte si fa inclusione e riscatto, restituendo ai cittadini il senso profondo dell’appartenenza e della speranza. La Regione Siciliana è orgogliosa di sostenere progetti che mettono al centro educazione, cultura e comunità».
Alla cerimonia hanno partecipato il sindaco di Catania Enrico Trantino, il vice prefetto, rappresentanti istituzionali e l’on. Salvo Tomarchio, che ha ribadito il sostegno della Regione alla visione di Presti: «Librino non è più periferia: è un cuore pulsante di arte e comunità».
Il maestro Antonio Presti ha dichiarato: «Librino è il luogo dove l’arte incontra la vita. Ogni opera è un gesto d’amore collettivo. Ora è il tempo della cura e del rispetto per custodire la bellezza, istituzionalizzando il museo con la Regione e il Comune di Catania».
Il cuore del progetto è la nuova “Porta dei Sogni”, composta da tremila mattonelle di terracotta modellate da bambini e madri, ognuna con una frase o un desiderio. Lungo la fascia blu di viale Nitta si snoda un muro che unisce, simbolo di dignità e speranza. «La Porta dei Sogni è un atto d’amore collettivo – ha dichiarato Trantino – e un monumento alla speranza di un’intera comunità».
Tre le nuove installazioni artistiche: “Cavalli nel vento” di Filippo Messina, un bassorilievo di cento cavalli in corsa simbolo di libertà; la monumentale “Luna Sola” di Giancarlo Neri, una sedia alta dieci metri sormontata da una luna luminosa che invita a sognare; e “Leporinus” di Antonella De Nisco, tre sagome leggere che richiamano la radice etimologica di Librino come “terra di lepri”.
Il Fondo di Beneficenza di Intesa Sanpaolo ha sostenuto i laboratori didattici del progetto. «Un’opera monumentale e simbolo di riscatto sociale – ha sottolineato Giovanna Paladino – frutto dell’impegno di tutta la comunità». Ha contribuito anche Daniele Di Bella, imprenditore di Di Bella Costruzioni, che curerà l’illuminazione delle opere: «Crediamo nella forza della bellezza come motore di cambiamento».
Il museo MAGMA aggiunge così un nuovo capitolo dopo la Porta della Bellezza e la Porta delle Farfalle. La prossima opera sarà dedicata a Sant’Agata, in un dialogo tra fede e creatività che rinsalda il legame tra città, patrona e bellezza condivisa. Perché, come ricorda Antonio Presti, «il sogno è sognare sempre».
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