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Ida Nicotra su “La Sicilia”: “Maria Corina Machado, il Nobel della speranza e della libertà”

Ida Angela Nicotra riflette sul significato del Nobel per la pace assegnato alla leader venezuelana, simbolo di coraggio civile e democrazia. L’articolo è stato pubblicato oggi sul quotidiano “La Sicilia”.

Il mondo ha vissuto una settimana destinata a lasciare il segno. Il 106° Premio Nobel per la Pace attribuito a Maria Corina Machado rimette al centro della scena internazionale il dramma democratico che da anni si consuma in Venezuela. Lo Stato iberoamericano, governato dalla spietata dittatura di Maduro, si regge sulla corruzione, il narcotraffico e la repressione della libertà di stampa e dell’opposizione politica.

La scelta della Commissione di Oslo, come sottolinea Ida Angela Nicotra, presidente della Scuola Superiore di Catania e membro del Cda della Società Stretto di Messina, premia l’instancabile impegno di Machado nella difesa dei diritti civili e nella lotta per la libertà. «La sua candidatura – spiega Nicotra – è un riconoscimento al coraggio straordinario di una donna che, nonostante persecuzioni e accuse ingiuste, continua a battersi per un Venezuela democratico e libero».

Ingegnere e fondatrice del partito Vente Venezuela, Machado è stata esclusa dalle elezioni presidenziali del 2024 dal regime di Maduro, che l’ha accusata di reati mai commessi. Nonostante tutto, ha scelto di non arrendersi, sostenendo la candidatura di Edmundo Gonzales Urrutia e rifiutando l’esilio per continuare la sua battaglia civile. Un percorso di coerenza e speranza che la rende oggi il volto di un popolo che non si piega.

Nel suo articolo pubblicato oggi sul quotidiano “La Sicilia”, Nicotra sottolinea come questo Nobel riaccenda il tema della pace anche in Medio Oriente, dove i recenti negoziati tra Israele e Palestina potrebbero aprire una nuova fase di dialogo e stabilità. «Mentre a Sharm El Sheikh si scrive una pagina di pace – osserva – la storia di Maria Corina Machado ci ricorda che la libertà e la democrazia restano valori universali e indivisibili».

Un riconoscimento che parla al mondo intero: la libertà non è mai concessa, ma si conquista con la verità, il coraggio e la speranza di chi non smette di crederci.

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Redazione