
Oltre 65 mila pattuglie, 1.280 arresti, grandi operazioni antimafia e un presidio costante del territorio: il bilancio dell’attività dei Carabinieri nel 2025 restituisce l’immagine di un impegno quotidiano a tutela della sicurezza e della legalità.
Un anno segnato da una presenza capillare sul territorio, da un’intensa attività investigativa e da una costante azione di prevenzione. È il quadro che emerge dal bilancio delle attività svolte nel 2025 dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Catania, che ha operato in stretta sinergia con la Prefettura, l’Autorità giudiziaria e i reparti specializzati dell’Arma.
Nel corso dell’anno sono state impiegate oltre 65.000 pattuglie e perlustrazioni, con più di 8.100 servizi di ordine pubblico. Complessivamente sono state identificate oltre 158.000 persone e controllati più di 112.000 veicoli, con l’elevazione di 44.698 sanzioni per violazioni al Codice della Strada.
Un dispositivo imponente, che ha consentito di rispondere a oltre 54.700 chiamate giunte alle Centrali operative, intervenendo non solo per reprimere reati in corso, ma anche per fornire assistenza alla popolazione in situazioni di emergenza o conflittualità familiare.
Di rilievo anche l’azione di contrasto alla criminalità diffusa: nel 2025 sono stati arrestati 1.280 soggetti e denunciate oltre 5.300 persone. Più del 70% delle denunce presentate nell’intera provincia etnea è stato raccolto presso i presidi dell’Arma.
Sul fronte della criminalità organizzata, le attività coordinate con la Direzione Distrettuale Antimafia hanno portato all’arresto di 85 affiliati ai principali sodalizi mafiosi operanti nel territorio etneo. Nel corso delle operazioni sono state sequestrate armi da fuoco, munizioni, ordigni esplosivi e oltre 138 chilogrammi di sostanze stupefacenti.
Tra le indagini più significative figurano le operazioni “Mercurio”, “Cerbero” e “Naumachia”, che hanno colpito duramente le articolazioni delle famiglie mafiose Santapaola-Ercolano e Cursoti Milanesi, documentando traffici di droga, estorsioni, controllo del territorio e persino tentativi di condizionamento elettorale.
Particolare attenzione è stata riservata anche al contrasto delle rapine in abitazione e ai danni di commercianti e imprenditori, con indagini che hanno consentito di smantellare intere bande responsabili di colpi da centinaia di migliaia di euro.
Non meno incisiva l’azione sul fronte della violenza di genere: nel 2025 sono state acquisite oltre 1.000 denunce, con 240 arresti o misure cautelari e centinaia di deferimenti. In parallelo, l’Arma ha rafforzato l’accoglienza delle vittime attraverso stanze dedicate, realizzate in collaborazione con il Soroptimist Club di Catania.
Importante anche l’attività di prevenzione, con campagne informative contro le truffe agli anziani e iniziative di educazione alla cultura della legalità nelle scuole, considerate un investimento strategico per il futuro.
Determinante il contributo dei reparti specializzati: dal NAS, impegnato nei controlli sulla sicurezza alimentare e sanitaria, al NIL per il contrasto al lavoro nero, fino al NOE per i reati ambientali e al Comando Tutela Patrimonio Culturale, protagonista dell’operazione “Ghenos” contro i tombaroli.
Il bilancio complessivo restituisce l’immagine di un’Arma impegnata quotidianamente nel presidio del territorio, nell’ascolto delle comunità e nella risposta concreta ai bisogni di sicurezza di cittadini e turisti.
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Le persone coinvolte sono da considerarsi innocenti fino a sentenza definitiva di condanna, nel pieno rispetto del principio di presunzione di innocenza. Chiunque voglia esercitare il diritto di replica può farlo nei modi e nei termini previsti dalla legge.