
Renato Schifani
Il governatore annuncia la revoca delle deleghe agli assessori della Nuova Democrazia Cristiana e assume ad interim le funzioni della Famiglia e della Funzione pubblica: «Scelta di responsabilità e rispetto verso i siciliani».
La crisi politica aperta dal caso Cuffaro arriva a un punto di svolta. Il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani ha ufficializzato l’uscita della Nuova Democrazia Cristiana dalla giunta regionale, annunciando di aver assunto personalmente, ad interim, le funzioni degli assessorati della Famiglia e della Funzione pubblica.
«Alla luce del quadro delle indagini che sta emergendo, riguardanti l’ex presidente della Regione Salvatore Cuffaro, ritengo doveroso riaffermare la necessità che il governo regionale operi nel segno della massima trasparenza, del rigore e della correttezza istituzionale» – ha dichiarato Schifani – «Principi che rappresentano il fondamento stesso della buona amministrazione. In questa prospettiva, e fino a quando il quadro giudiziario non sarà pienamente chiarito, non sussistono le condizioni affinché gli assessori regionali espressione della Nuova Democrazia Cristiana possano continuare a svolgere il proprio incarico».
Il presidente ha spiegato che la sua decisione non nasce da un giudizio personale ma da un dovere politico e morale: «È una scelta improntata al senso di responsabilità, alla tutela della credibilità delle istituzioni e al rispetto dei siciliani, che chiedono trasparenza e coerenza a chi li rappresenta». E ancora: «Questi valori costituiscono il cardine etico e politico della mia azione di governo e devono sempre ispirare chi ha l’onore di servire la collettività».
Schifani ha tenuto a precisare che la decisione non è «contro qualcuno», ma un passo necessario per garantire stabilità e fiducia: «Ringrazio gli assessori e i rappresentanti della Nuova Dc per l’impegno e il lavoro svolto, ma in momenti come questo chi governa deve saper anteporre il bene collettivo e la credibilità delle istituzioni a ogni altra considerazione».
Un messaggio di apertura arriva comunque agli alleati del partito di Totò Cuffaro: «Ringrazio i parlamentari della Nuova Democrazia Cristiana per la loro lealtà politica e auspico che continuino a sostenere i provvedimenti dell’esecutivo regionale nell’interesse della Sicilia e dei cittadini». Il governatore ha concluso sottolineando che «solo coesione e responsabilità potranno garantire la prosecuzione del lavoro di governo, nel segno della legalità e del buon andamento della pubblica amministrazione».
La decisione segna una netta cesura nella maggioranza di centrodestra e apre una nuova fase politica a Palazzo d’Orléans, dove Schifani intende consolidare la sua linea di rigore istituzionale e trasparenza amministrativa.
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Le persone coinvolte sono da considerarsi innocenti fino a sentenza definitiva di condanna, nel pieno rispetto del principio di presunzione di innocenza. Chiunque voglia esercitare il diritto di replica può farlo nei modi e nei termini previsti dalla legge.