
La Regione prepara un piano che punta a rafforzare gli organici sanitari tra proroghe, stabilizzazioni e nuovi concorsi, con circa duemila unità coinvolte.
La Regione Siciliana torna a intervenire sul nodo del personale sanitario e avvia una nuova fase di programmazione che punta a rafforzare gli organici e garantire la continuità dei servizi. Al centro del piano ci sono proroghe contrattuali, stabilizzazioni e nuove assunzioni tramite concorso, per una platea stimata di circa duemila unità tra medici, infermieri, operatori sanitari e personale amministrativo.
Il via libera è arrivato alla vigilia di Natale, con un atto di indirizzo trasmesso dall’assessorato regionale alla Salute a tutte le aziende sanitarie e ospedaliere dell’Isola. Un passaggio ritenuto essenziale per consentire alle Asp di avviare rapidamente le valutazioni sul fabbisogno di personale e scongiurare nuove criticità nell’erogazione dei Livelli essenziali di assistenza.
Il percorso indicato è articolato e prevede, in una prima fase, il rinnovo dei contratti a tempo determinato, anche in deroga ai limiti temporali per alcune figure chiave, in particolare i camici bianchi. Parallelamente viene ribadita la possibilità di procedere con assunzioni a tempo indeterminato, attivando tutti gli strumenti previsti dalla normativa: concorsi pubblici, mobilità, scorrimento delle graduatorie ancora valide e bandi per la dirigenza medica.
Proprio le graduatorie rappresentano uno snodo centrale della strategia regionale. L’indicazione è quella di aggiornare correttamente gli elenchi concorsuali e utilizzarli per consolidare il personale già selezionato, in funzione degli obiettivi legati al Pnrr, alla riorganizzazione delle terapie intensive, al potenziamento dell’assistenza territoriale e ai processi di digitalizzazione.
I numeri restituiscono la dimensione dell’intervento. Negli ultimi tre anni sono stati inseriti circa 11mila dipendenti, mentre nei soli ultimi mesi del 2025 si contano oltre 500 contratti tra proroghe e nuovi incarichi. Tra le realtà più coinvolte figurano le Asp di Caltanissetta e Palermo e l’Arnas Civico, dove sono previste anche stabilizzazioni per 185 infermieri.
Nel quadro rientra anche il ricorso ai medici stranieri, utilizzati come supporto in alcune aree carenti: il loro numero non ha mai superato quota 170. A dicembre si è registrato l’ingresso di altri 12 camici bianchi, tra cui anche un professionista di origine cinese.
Accanto alla sanità, la Regione ha sbloccato nuove procedure concorsuali anche in altri settori della pubblica amministrazione. Sono stati autorizzati 322 nuovi funzionari e 832 progressioni verticali, distribuiti tra diversi profili: tutela ambientale, sviluppo del territorio, pianificazione urbanistica, ispettorato del lavoro, beni culturali e rafforzamento dei Centri per l’impiego.
Per quanto riguarda le progressioni interne, è prevista la possibilità per 536 dipendenti di accedere all’area degli assistenti e per 296 lavoratori di transitare nell’area dei funzionari, con l’obiettivo di rafforzare la struttura amministrativa regionale e accompagnare le riforme in corso.