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Patrioti in Comune, la convention di Fratelli d’Italia entra nel vivo a Catania

Oggi attesi i ministri Musumeci e Urso, l’europarlamentare Ruggero Razza e numerosi amministratori siciliani per i panel su infrastrutture, Zes unica e programmazione europea.

La convention di Fratelli d’Italia al 4Spa Resort di Catania entra nel vivo. Oggi attesi i ministri Musumeci e Urso, l’europarlamentare Ruggero Razza e numerosi amministratori siciliani per i panel su infrastrutture, Zes unica e programmazione europea.

CATANIA – È partita ieri al 4Spa Resort Hotel di Catania la tre giorni di “Patrioti in Comune 2025 – Programma”, organizzata da Fratelli d’Italia. Un evento che, come nella scorsa edizione, ha messo al centro il ruolo della buona amministrazione, la concretezza delle politiche territoriali e la formazione della nuova classe dirigente. Un’occasione di confronto tra istituzioni, partito e territorio, che vede la Sicilia protagonista del dibattito nazionale sullo sviluppo e sulla gestione delle risorse europee.

Ad aprire i lavori, gli interventi del sindaco Enrico Trantino e del presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana Gaetano Galvagno. Due voci diverse, ma unite da un filo conduttore: radicamento, responsabilità e orgoglio di appartenenza.

«Parleremo di quello che stiamo per fare a Catania, di quello che stiamo facendo, delle tante iniziative messe in campo, ereditate e nuove», ha detto il sindaco Enrico Trantino nel suo intervento introduttivo. «Ma ciò che più conta è lo spirito: governare significa servire, non imporsi. Chi oggi amministra realtà come quella di Catania pensa esclusivamente a dare risposte alla gente piuttosto che cimentarsi in slogan o in vuote formule. Stiamo percependo che c’è una città che cambia, che ha voglia di trasformarsi».

Trantino ha poi affrontato anche il tema del confronto politico e del senso del servizio pubblico: «È abbastanza triste non avere un antagonista che sappia riconoscersi in un’antitesi. Chi si limita all’insulto o al dileggio toglie valore al dialogo democratico. Ma questo non deve farci sentire arrivati: dobbiamo essere sempre pronti a rimetterci in discussione, con umiltà e senso del dovere». E ha concluso con una riflessione personale: «Abbiamo una città di cui sono maledettamente innamorato. Governiamo con il cuore, perché solo così possiamo costruire un futuro migliore».

Subito dopo ha preso la parola Gaetano Galvagno, che ha posto l’accento sul metodo e sull’identità politica di Fratelli d’Italia: «Fratelli d’Italia lavora 365 giorni l’anno, non ha la domenica e non cerca scorciatoie. Noi abbiamo due mandati: uno verso la coalizione, che non tradiremo mai, ma il primo è verso gli elettori e i nostri principi. I valori non sono merce di scambio».

Il presidente dell’Ars ha ricordato i risultati ottenuti con l’ultima manovra regionale: «Abbiamo dato risposte concrete – ha spiegato – con misure che toccano la vita reale delle persone: dai disabili gravissimi agli assistenti igienico-personali, fino alla stabilizzazione dei lavoratori dei consorzi di bonifica. Abbiamo messo oltre 200 milioni nel territorio, non con mance, ma con norme che servono alla gente».

Galvagno ha anche rivendicato l’impegno del partito nelle aree interne: «Non possiamo destinare risorse solo ai grandi centri. La Sicilia ha bisogno di un equilibrio territoriale che fermi lo spopolamento e crei opportunità nei comuni più piccoli. La politica deve tornare ad essere responsabilità, non propaganda».

Un passaggio di grande impatto emotivo ha poi caratterizzato l’intervento di Luciano Zuccarello, dirigente comunale di Fratelli d’Italia e storico militante catanese, che ha aperto il panel dedicato ai giovani: «Non abbiamo creato una classe politica, ma una classe di dirigenti», ha detto tra gli applausi della platea. «Abbiamo assessori, consiglieri e tanti iscritti che con il loro entusiasmo e la loro serietà rappresentano un esempio per i giovani catanesi e non solo. Sono il nostro orgoglio, la prova che la buona politica può essere una scuola di vita».

Nel suo intervento, Zuccarello ha richiamato il valore del merito e della partecipazione: «Abbiamo una gioventù straordinaria, fatta di studenti, lavoratori e imprenditori che credono nei valori della buona politica. A loro dico che il futuro si costruisce con impegno e rispetto delle regole, non con le scorciatoie. Sarò sempre al vostro fianco, ieri, oggi, domani e sempre».

La giornata odierna vedrà entrare nel vivo i lavori con i panel tematici dedicati al governo del territorio, alla programmazione europea e alla Zes unica. Tra gli ospiti più attesi, il ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare Nello Musumeci, il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, e l’europarlamentare Ruggero Razza, già assessore regionale alla Salute, che interverrà nel dibattito sulla spesa dei fondi europei e sulle opportunità di sviluppo per il Mezzogiorno.

Accanto a loro, gli assessori regionali Alessandro Aricò e Giusi Savarino, i sindaci Carlo Caputo e Antonio Bonanno, e numerosi dirigenti e rappresentanti delle istituzioni siciliane. Previsti anche gli interventi del vicepresidente della Commissione Bilancio Luca Cannata e del capo dipartimento del MASE Fabrizio Penna, chiamati a discutere delle prospettive della nuova Zes unica come motore per attrarre investimenti e semplificare i processi produttivi nel Sud Italia.

Una tre giorni di lavori che si concluderà domenica con l’assemblea degli amministratori locali e dei parlamentari siciliani di Fratelli d’Italia. Al centro, la visione di una Sicilia moderna, europea e protagonista del Mediterraneo, fondata su una politica che unisce competenza, valori e concretezza. «La Sicilia non chiede privilegi, ma strumenti per crescere», ha sottolineato uno dei relatori. «E questa volta – è il messaggio che arriva da Catania – c’è una classe dirigente pronta a raccogliere la sfida».

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Published by
Alfio Musarra