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Lombardo rilancia Grande Sicilia: dialogo con Forza Italia e obiettivo 2027

Il leader del Movimento per l’Autonomia Raffaele Lombardo rilancia la piattaforma politica di Grande Sicilia insieme al sindaco di Palermo Roberto Lagalla e al dirigente di Forza Italia Gianfranco Miccichè. L’obiettivo è rafforzare l’area autonomista e sostenere la ricandidatura di Lagalla alle amministrative del 2027.

Il nuovo vertice politico, tenutosi a Palermo, ha segnato la ripartenza del progetto autonomista dopo mesi di silenzio. In molti, infatti, davano per conclusa l’esperienza di Grande Sicilia e per imminente la fusione con Forza Italia. L’incontro ha invece definito una strategia di continuità, finalizzata a preservare l’identità del movimento e a riorganizzarne la presenza nei territori. Le manovre politiche non riguardano soltanto il fronte palermitano. A Enna, la deputata Luisa Lantieri di Forza Italia si prepara a passare nella Democrazia Cristiana di Totò Cuffaro, dopo il tentativo di mediazione del presidente della Regione Renato Schifani. Lantieri, che ha alle spalle numerosi cambi di partito, punta a garantirsi un seggio alle prossime Regionali, preoccupata dal possibile affollamento delle liste unitarie.

Uno scenario simile si delinea anche in altre province. A Messina, Luigi Genovese – da poco nominato presidente dell’Azienda Siciliana Trasporti – si sta impegnando nel tesseramento di Forza Italia, al fianco di Bernardette Grasso e Alessandro De Leo. Un contesto che rischia di generare competizione interna tra candidati sullo stesso territorio.  La situazione appare ancora più intricata a Catania, dove si concentrano diverse aree di influenza politica, da quella dell’eurodeputato Marco Falcone all’ex sottosegretario Giuseppe Castiglione, fino ai deputati regionali Salvo Tomarchio e Nicola D’Agostino. A queste si aggiunge la figura di Giuseppe Lombardo, nipote di Raffaele, rendendo il quadro elettorale potenzialmente sovraccarico di candidature.

Nei corridoi di Palazzo dei Normanni si discute intanto di una possibile riforma della legge elettorale regionale. Tra le ipotesi, la riduzione dei collegi da nove a due (uno per la Sicilia orientale e uno per quella occidentale), l’abolizione del listino bloccato e la revisione della soglia di sbarramento, con l’obiettivo di semplificare il sistema e garantire maggiore rappresentanza ai partiti minori. Si tratta, per ora, di proposte ancora in fase preliminare, ma che potrebbero incidere in modo significativo sulla composizione delle liste e sulla strategia dei partiti in vista delle Regionali 2027.

Parole chiave: Raffaele Lombardo, Roberto Lagalla, Gianfranco Miccichè, Movimento per l’Autonomia, Grande Sicilia, Forza Italia, Renato Schifani, Luisa Lantieri, Totò Cuffaro, Luigi Genovese, Roberto Di Mauro, Agrigento, Catania, Messina, legge elettorale, Regione Siciliana, Palazzo dei Normanni


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Redazione