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Incontro “top secret” sul rimpasto: Trantino–Sbardella, tempo di riflessione

Questa mattina, il quotidiano La Sicilia ha riportato la notizia di un incontro riservatissimo tra il sindaco Enrico Trantino e il commissario di Fratelli d’Italia a Catania, Luca Sbardella. Oggi pomeriggio, in un contesto ben lontano dai riflettori, i due — vis-à-vis — hanno discusso del dossier più caldo di Palazzo degli Elefanti: il “rimpastino di giunta”. L’appuntamento arriva a stretto giro da una riunione straordinaria di FdI in corso Sicilia, che ha visto riuniti tutti i quadri locali del partito: europarlamentari, deputati nazionali, consiglieri regionali e comunali, fino all’ultimo militante “di base”. Obiettivo: districare la matassa degli assessorati contesi.

Secondo fonti interne, l’esito dei colloqui sarebbe una sospensione delle decisioni. Al sindaco spetterà prendersi qualche giorno per riflettere; al commissario — e all’intero gruppo — quello di pazientare. I rumor, però, divergono: si parla di una tregua di poche giornate, oppure di un silenzio che potrebbe protrarsi per l’intero mese di luglio. Nel frattempo, prosegue la bagarre tra i possibili candidati: i consiglieri Andrea Barresi e Daniele Bottino premono per un posto in giunta, mentre l’ex consigliere Luca Sangiorgio — rimasto fuori dal recente rinnovo comunale — punta anch’egli a un assessorato “di peso”.

Ma le poltrone disponibili restano poche. Gli “osservati speciali” sono il vicesindaco con delega all’Urbanistica, Paolo La Greca, e l’assessore alle Politiche comunitarie, Sergio Parisi: figure apprezzate da Trantino ma invise a molti in FdI. La strategia suggerita è spostare La Greca in staff al sindaco e riconfermare Parisi in un’altra veste, in modo da riservare tre sedie agli equilibri interni – una per i meloniani più radicali, una per l’Mpa e una per gli “azzurri” non ancora sistemati. Pur predicando unità e compattezza, Sbardella sa che il clima resta teso: chi sussurra lontano dai microfoni parla di un abisso tra i piani alti del partito e la base, pronta a rivendicare visibilità e riconoscimenti.

A Catania, la strategia del “lasciare tempo al tempo” potrebbe diventare l’ultima risorsa per evitare scossoni irreversibili. Ma il countdown è già iniziato: nei prossimi giorni sapremo se l’aria di Palazzo degli Elefanti tornerà a essere quella dei mesi scorsi… oppure no.

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Redazione