
Orazio Grasso (Mpa)
Le nuove risorse regionali per coprire gli extracosti del conferimento rifiuti non bastano: per l’assessore Orazio Grasso la vera sfida è alzare raccolta differenziata e riscossione della tassa, per arrivare finalmente a ridurre la Tari a Catania.
«Esprimo soddisfazione per l’assegnazione di 8,5 milioni di euro al Comune di Catania da parte dell’Assessorato all’Energia e ai Servizi di pubblica utilità della Regione Sicilia» afferma l’assessore ai Rifiuti Orazio Grasso, sottolineando come queste risorse «rappresentino un sostegno concreto per affrontare gli extracosti legati al conferimento dei rifiuti».
Si tratta, evidenzia Grasso, di «fondi importanti che confermano l’attenzione regionale verso le difficoltà strutturali del nostro territorio». Proprio per questo, però, l’esponente della giunta Trantino invita a fare un passo in più: «Questo contributo deve spingerci a un impegno ancora più determinato: Catania ha l’urgenza di migliorare in modo significativo la raccolta differenziata, che oggi rimane troppo bassa rispetto agli standard regionali e nazionali».
Per l’assessore, innalzare la qualità del servizio e ridurre la quantità di rifiuto indifferenziato «non è più rinviabile». Accanto al tema ambientale c’è quello, altrettanto decisivo, dei conti comunali: «È indispensabile rafforzare la riscossione della Tari – aggiunge Grasso – perché una parte consistente delle criticità economiche deriva dall’alta quota di mancati pagamenti. Non è accettabile che, a fronte di un servizio che riguarda tutti, solo circa il 50% dei cittadini lo paghi».
Da qui la richiesta di una «gestione più efficiente della tassa» e di un deciso aumento del tasso di riscossione, condizioni che l’assessore considera «imprescindibili per ristabilire equilibrio finanziario».
L’obiettivo politico è chiaro: «Ridurre finalmente i costi della Tari per i cittadini di Catania. Solo con una raccolta differenziata più efficiente, una riscossione più equa e un utilizzo responsabile delle risorse ricevute potremo arrivare concretamente a un abbassamento delle tariffe, oggi tra le più alte d’Italia».
I nuovi 8,5 milioni vengono definiti da Grasso «un aiuto, ma non la soluzione». La vera svolta, insiste, potrà arrivare soltanto «da una gestione moderna, trasparente ed efficiente del ciclo dei rifiuti: solo così la città potrà guardare al proprio futuro con più ottimismo e ambizione».