RIBERA – Si è chiusa con un dibattito politico di alto profilo la terza edizione della “Festa dell’Amicizia”, promossa dalla Democrazia Cristiana a Ribera, in provincia di Agrigento. Tre giorni di incontri, riflessioni e testimonianze, culminati con il confronto “La politica tra passato e presente” che ha visto seduti allo stesso tavolo alcuni ex presidenti di Regione – Roberto Formigoni, Francesco Storace, Giuseppe Scopelliti, Rosario Crocetta – e l’attuale sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon. A fare gli onori di casa, il segretario nazionale della DC ed ex presidente della Regione Siciliana, Totò Cuffaro.
Ad aprire ufficialmente la kermesse, come da tradizione, è stato il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, che ha anche inaugurato la mostra fotografica “Servus inutilis. Alcide De Gasperi e la politica come servizio”, allestita nella chiesa di Maria Santissima del Rosario. L’iniziativa – curata dalla Fondazione De Gasperi e dalla Fondazione Meeting per l’Amicizia fra i Popoli – celebra i 70 anni dalla scomparsa dello statista trentino. Presente anche l’ex ministro Calogero Mannino.
“La figura di Alcide De Gasperi è più viva che mai – ha dichiarato Cuffaro – ed è straordinaria l’attualità del suo pensiero. Sta a noi percorrere la strada che ha tracciato, nella convinzione che la politica debba restare servizio al bene comune”.
La mostra, realizzata con totem multimediali e pannelli iconografici, ha avuto però anche un triste epilogo: ignoti hanno imbrattato quattro pannelli, tra cui quello con il volto di De Gasperi e uno con un messaggio di pace, disegnando simboli come la falce e martello.
“Un gesto vile – hanno commentato Cuffaro, la presidente Dc Sicilia Laura Abbadessa e il capogruppo all’Ars Carmelo Pace – che colpisce i valori fondanti della Repubblica. Ma non ci fermeremo”.
Durante la visita a Ribera, Schifani ha anche incontrato una delegazione di agricoltori, preoccupati per la crisi che sta investendo il comparto agrumicolo e ortofrutticolo. Il presidente ha assicurato interventi mirati: “La filiera agricola siciliana rappresenta una priorità”, ha dichiarato, “va tutelata e rafforzata”.
Sulle tensioni interne alla maggioranza, dopo la conferma di Salvatore Iacolino alla guida della sanità regionale, Schifani ha spiegato: “Una scelta tecnica, su indicazione dell’assessore alla Salute Daniela Faraoni”, ribadendo che simili nomine avvengono nel rispetto delle prerogative istituzionali. “Ci sarà un chiarimento”, ha concluso, minimizzando i dissapori con Fratelli d’Italia.
“Oggi alla Festa dell’Amicizia abbiamo lanciato un messaggio chiaro: la Sicilia è al centro del progetto politico della Lega. Stiamo costruendo un radicamento territoriale che, alle prossime elezioni Politiche, renderà la Lega il primo partito dell’Isola”. Lo dichiara Vincenzo Figuccia, deputato regionale e dirigente della Lega in Sicilia, a margine della manifestazione organizzata dalla DC a Ribera.
“Quando ho aderito nel 2019 – prosegue Figuccia – un’espansione di questa portata al Sud era impensabile. Oggi invece è realtà, grazie alla guida di Matteo Salvini e a una classe dirigente seria, presente e radicata in ogni angolo della regione. Lavoriamo per un patto forte con le forze centriste e cattoliche, capace di coniugare valori, responsabilità e sviluppo. È questa la strada per dare ai siciliani risposte concrete e un futuro di crescita e opportunità”, conclude.
A chiudere i lavori, l’intervento di Totò Cuffaro: “Dobbiamo umanizzare la politica, promuovere la persona, restituire centralità al bene comune, con attenzione particolare ai più fragili. Basta con la politica come scontro, torni ad essere contrapposizione ideale, non di forza”.
Sulla stessa linea anche Carmelo Pace, capogruppo DC all’Ars: “I sette tavoli tematici hanno prodotto proposte concrete. La politica è incontro, dialogo e confronto. Noi questo lo abbiamo dimostrato”.
La Festa dell’Amicizia, tra memoria e attualità, ha rafforzato l’ambizione della Democrazia Cristiana di tornare protagonista, con uno sguardo al futuro e radici ben salde nella tradizione.