Rifiuti in Sicilia, il governo Musumeci battuto con il voto segreto
di Redazione :: 06 novembre 2019 20:05

Nello Musumeci
Il governo Musumeci battuto in aula con il voto segreto sulla riforma dei rifiuti. L'aula ha bocciato l'articoli 1, l'architrave del disegno di legge e l'opposizione anche su altre norme è riuscita a far passare emendamenti. Il voto ha mandato su tutte le furie il governatore Nello Musumeci: "Mi auguro che migliaia di siciliani guardino questa seduta in diretta perché è giusto che la Sicilia sappia cosa sta accadendo - ha tuonato - In commissione si è lavorato per 29 sedute. Ieri abbiamo concordato un calendario, ci siamo accordati per un confronto informale. Il presidente Miccicchè, impossibilitato a essere presente, ha chiamato i capogruppo di Pd e M5s perché non ci fossero voti segreti". Poi in una nota, Musumeci ha aggiunto: "La legge sui rifiuti che deve mettere ordine e contrastare la criminalità organizzata non si può fare con un Parlamento che si nasconde dietro il voto segreto. Chi è che non ha il coraggio di metterci la faccia insieme al nome e cognome? Chi vuole nascondersi dietro uno strumento di viltà? Dopo un anno dalla presentazione del disegno di legge sulla riforma da parte del governo e ventinove sedute di Commissione, una parte dell'Assemblea regionale ha deciso di bloccare tutto. Qualcuno, fuori dal Palazzo, brinda e ringrazia".
"Il governo regionale ha scelto la strada dello scontro in aula ed oggi esce sconfitto grazie alla propria debolezza mista a supponenza. La verità è che il disegno di legge sulla governance dei rifiuti era confusionario e inadeguato, come dimostra la lunga teoria di emendamenti presentati dallo stesso esecutivo, e soprattutto non affronta nessuno dei temi strutturali sul tema della gestione dei rifiuti". Lo dice il parlamentare Claudio Fava. "Davanti alla manifesta mancanza di tenuta della sua maggioranza, Musumeci, invece di interrogarsi sui propri errori, pensa di inveire contro le opposizioni, le stesse che da settimane chiedevano di poter affrontare una discussione in Commissione, che proprio il governo ha impedito", aggiunge.
Il capogruppo Pd all'Ars, Giuseppe Lupo: "Il presidente Musumeci prenda atto che senza una maggioranza non si puo' governare la Sicilia, si dimetta e convochi le elezioni". Ha detto il Giuseppe Lupo, al termine dei lavori d'Aula, dopo la bocciatura, a voto segreto, dell'articolo 1 del disegno di legge sulla riforma dei rifiuti. "E' vergognoso che il governo si sia rifiutato di rispondere in Aula alle richieste di chiarimento dei deputati su chi dovra' pagare i due miliardi di debiti accumulati dai vecchi Ambiti Territoriali Ottimali in liquidazione - ha aggiunto -. La verita' e' che con questo disegno di legge il governo Musumeci scarica i debiti sui comuni mandandoli in dissesto e facendo pagare il conto ai siciliani".
Per gli M5S: "Il pesantissimo stop in aula alla legge sui rifiuti e' la pietra tombale sul governo Musumeci. Il presidente prenda atto che il suo esecutivo ha ormai l'encefalogramma piatto. Il suo esecutivo a due anni dal suo insediamento non e' riuscito a cavare un solo ragno dal buco, se non per i cavalli della sua Militello, mentre la Sicilia e' in fiamme. Ci chiediamo e gli chiediamo, con queste premesse dove mai puo' andare la Sicilia, quando le riforme strombazzate in campagna elettorale vengono bocciate dalla sua stessa maggioranza?". Lo affermano i deputati del M5S all'Ars dopo il ko in aula della legge sui rifiuti, rispedita in commissione. "Musumeci - dice il capogruppo Francesco Cappello - si ostina ad andare avanti in una direzione senza sbocchi. Anche sulla legge sui rifiuti si e' ostinato a proseguire senza accogliere la nostra proposta e di parte dell'aula di rispedire tutto in commissione. Continua a suonare ostinatamente la sua inutile musica mentre il Titanic-Sicilia affonda inesorabilmente".
Per il capogruppo di Forza Italia Tommaso Calderone: "Stasera si e' consumata una delle peggiori ipocrisie dell'opposizione a trazione Pd e M5s, per evitare che il governo mettesse ordine a una condizione disordinata del sistema rifiuti in Sicilia. Si sono arrampicati sugli specchi parlando di piano di rifiuti o di altri specchietti per le allodole. La riforma serve adesso, per razionalizzare un sistema che oggi e' carente in tutta la Regione che e' sull'orlo di un'emergenza ambientale dovuta all'esigenza di pianificare una corretta gestione del ciclo integrato dei rifiuti che solo tale riforma puo' garantire". "Questa per la Sicilia e' una riforma epocale - conclude il capogruppo Tommaso Calderone - e proprio per questo non dovrebbe esserci maggioranza e opposizione perche' tutti dovremmo remare dalla stessa parte per il bene dei cittadini. La cosa piu' indecente, e mi attivero' nelle opportune sedi affinche' questo venga abolito, e' il voto segreto, il quale mortifica la Sicilia e il Parlamento siciliano. Bisogna sempre avere il coraggio delle proprie scelte, senza mai nascondersi dietro al voto segreto".

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